MONTEROTONDO – Nubifragio, il sindaco Varone richiederà lo stato di calamità naturale

"Atto necessario e doveroso vista l'eccezionalità dell'evento e i seri danni" spiega il primo cittadino

È il giorno della conta dei danni a Monterotondo, uno dei comuni più colpiti – se non il più colpito – dal nubifragio che ieri si è abbattuto su Roma e provincia. Oltre all’allagamento del sottopasso di via Turati, sono numerosi gli alberi caduti, i tetti danneggiati e le cantine ancora sommerse.

Il sindaco Riccardo Varone ha ritenuto opportuno, alla luce degli eccezionali eventi atmosferici della giornata di ieri, richiedere lo stato di calamità naturale. La deliberà verrà presentata in giunta comunale domani, giovedì 26 ottobre.

Così il sindaco sulla sua pagina istituzionale: “Cari cittadini a care cittadine, vi invito a seguire e a condividere il video che ho ritenuto necessario registrare per chiarire l’eccezionalità degli eventi meteorici di ieri ed informarvi sui provvedimenti che l’Amministrazione comunale intende adottare. Grazie

 

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Il primo cittadino, inoltre, ha voluto sgomberare il campo da alcune polemiche a suo avviso “sterili e in parte infondate”. Se i disagi sono stati così tanti e così gravi – ha spiegato Varone – non è stato per la mancanza di manutenzione, ma per l’eccezionalità dell’evento:

Nei primi 5 minuti del nubifragio sono caduti 20 mm. Al termine del fenomeno si sono registrati accumuli di 77 mm d’acqua e raffiche di vento a 88 km/h. È stato tutto questo a provocare il collasso della rete fognaria“.

A sostegno della sua tesi, il sindaco ha portato un altro interessante dato: “Le pompe idrovore del sottopasso di via Monte Sant’Ilario, che hanno funzionato perfettamente, hanno raccolto un volume d’acqua pari a 140 metri cubi. Una quantità mostruosa che dimostra ancora una volta l’eccezionalità dell’evento, che neanche l’allerta della protezione civile aveva previsto“.

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