E’ stato un Natale senza tredicesima per i 76 dipendenti della “Industria Cartaria Tivoli Srl”, la società che da dicembre 2020 gestisce la cartiera di via Tiburtina 156, a Ponte Lucano, nel territorio comunale di Tivoli.
L’ingresso della cartiera di Ponte Lucano, a Tivoli
Per questo stamane, venerdì 29 dicembre, davanti all’ingresso dello stabilimento i dipendenti hanno tenuto la terza assemblea organizzata dalla Rsu, la Rappresentanza Sindacale Unitaria rappresentativa di tutti i lavoratori, tra operai, manutentori e impiegati.
Lavoratori che sono stati messi in ferie dalla “Industria Cartaria Tivoli Srl” con un comunicato diffuso lunedì 18 dicembre, lo stesso giorno in cui gli agenti della Polizia Provinciale di Tivoli e i Carabinieri Forestali del Nipaaf di Roma hanno eseguito il secondo blitz nel giro di due mesi all’interno dello stabilimento (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Su mandato della Procura di Tivoli, gli investigatori hanno setacciato la cartiera da cima a fondo per verificare se le acque reflue non depurate fossero ancora sversate nel fiume Aniene.
E al termine della perquisizione sarebbero scattati i sigilli per almeno due macchinari della linea di produzione.
Da lì, lo stesso 18 dicembre, l’anticipazione delle ferie per i dipendenti, inizialmente programmate nel periodo compreso tra il 22 dicembre e il 3 gennaio 2024.
E l’indomani, martedì 19 dicembre, la comunicazione dell’azienda a Rsu, Cgil, Cisl e Uil, del ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria con carattere d’urgenza per 13 settimane, dal 20 dicembre al 12 marzo 2024 per i 76 dipendenti.
Alcuni dei 76 operai che stamane si sono riuniti in assemblea contro il mancato pagamento delle tredicesime
Quella di stamane è la terza assemblea di due ore dopo quella tenuta il 21 e il 22 dicembre.
“Siamo in un limbo – spiegano gli operai – In teoria siamo in ferie, ma incombe lo spettro della Cassa Integrazione.
L’incontro fissato al 21 dicembre per discutere della Cassa Integrazione è stato annullato.
L’azienda non riceve le Rsu nonostante le formali richieste per avere chiarimenti circa il mancato pagamento della tredicesima previsto da contratto per il giorno 24 dicembre.
Ora è stato fissato un nuovo incontro per il 3 gennaio 2024: se andrà a buon fine, daremo mandato agli avvocati per fare un decreto ingiuntivo e percepire la tredicesima dovuta”.