Per il giorno del suo compleanno i parenti l’avevano avvertita che avrebbe ricevuto la visita del sindaco e di un giornalista: “Quanto onore, eccomi qua, tutta acchittata”. Ma “acchittata” con lo smalto rosso, la pettinatura in ordine e la collanina zia ‘Sina, lo è sempre anche se per domenica 31 maggio aveva appunto 104 motivi in piĂš per esserlo. Oltre un secolo d’amore dedicato alla famiglia e alla “sua” Tivoli, la cittĂ per la quale ancora oggi canta e recita canzoni e poesie, anche davanti ad uno sbigottito sindaco che, quasi commosso ad ammirare una cittadina tanto orgogliosa, l’ha invitata addirittura a presiedere una seduta di Consiglio comunale.
Una giornata di grande festa a casa Passariello, in via Quintilio Varo, dove Teresina vive insieme alla sorella Elvia, piĂš “giovane” con i suoi 97 anni portati con la stessa energia e lo stesso entusiasmo che brilla negli occhi e nel carattere di Teresina.
Un via vai di nipoti e amici per festeggiare zia ‘Sina: “Mi vogliono bene tutti quanti, ringrazio tutti, che bello, avevano detto che non venivano a trovarmi invece sono tutti qui”. Si commuove Teresa alla vista di tanto affetto, e mostra tutta la sua carica – a 104 anni – quando davanti al sindaco canta un inno alle bellezze di Tivoli e recita una poesia scritta da lei e dedicata alla CittĂ dell’Arte. “Signor sindaco, che onore conoscerla – dice a Giuseppe Proietti che le consegna un bel mazzo di girasoli – mi raccomando, voglia bene a Tivoli come gliene voglio io, abbiamo una cittĂ bellissima”.
L’orgoglio di essere tiburtina, i sacrifici, il lavoro e le tante passioni che l’hanno accompagnata per oltre un secolo come i viaggi, i libri e soprattutto la Roma. Zia ‘Sina è un fiume in piena quando le si chiede di raccontare la sua vita. E solo qualche accenno di stanchezza o la voce che si fa piĂš bassa possono interrompere i ricordi lucidi e precisi che ama riportare.
Signora Teresa, è venuto a farle gli auguri anche il sindaco di Tivoli. Cosa gli ha detto?
“Che onore per me, è stato proprio un piacere conoscerlo. Gli ho fatto una raccomandazione: di voler bene a Tivoli come gliene voglio io, abbiamo una cittĂ tanto importante e tanto bella. Gli ho cantato anche una canzone”.
Le piace tanto la musica?
“Moltissimo, ho sempre cantato. Pure gli stornelli, altro che Claudio Villa”.
C’è una canzone preferita?
“Ce ne sono due. ‘Come le rose’ e la ‘Serenata rimpianto’ di Toselli, due canzoni d’amore che raccontano proprio la vita mia. Se senti le parole di ‘Serenata’ è la storia mia”.
Non si è mai sposata, ma nella vita ha avuto storie d’amore?
“Il rimpianto piĂš grande che ho è legato al mio primo amore, in giovanissima etĂ . Avevo un fidanzato ma la storia non è andata bene. Però il primo amore non si scorda mai. Poi mi sono dedicata tanto alla famiglia, a crescere i miei fratelli e sorelle. Mia madre è morta a 32 anni, era il 1920, io ne avevo nove e giĂ cosĂŹ piccola ho dovuto fare da mamma alle sorelle piĂš piccole. Ho fatto tutto, le ho cresciute come una mamma anche se il latte non ce l’avevo. In tutto è come se avessi avuto dieci figli perchĂŠ cinque erano del secondo matrimonio di mio padre”.
Una vita di sacrifici dedicata alla famiglia. E ha anche lavorato?
“Oh sĂŹ, ho fatto tanti lavori. Ho ricamato tanto, anche all’uncinetto, ho lavorato la terra. Avevamo una piantagione di asparagi a Bagni di Tivoli, li portavamo a tutta Roma. E poi ho aiutato tanto mia nipote Vanna quando ha aperto il supermercato a Bagni, porta il nome mio, Passariello”.
Com’è la sua vita adesso?
“Faccio la signora, mi alzo a mezzogiorno dal letto. GesĂš mi ha detto che adesso a quest’etĂ posso anche riposarmi un po’”.
Crede molto in Dio?
“Prego tanto e per tutti quanti, ma mai per me sola perchĂŠ penso che tutti hanno bisogno di aiuto. E poi sento sempre Radio Maria, mi piace tanto, fanno dei programmi molto interessanti però li fanno sempre di notte, ma perchĂŠ non li fanno di giorno che è piĂš comodo ascoltarli?”.
Ascolta la radio, legge anche?
“Io sono nata somara, ho fatto fino alla terza elementare e mezzo però mi è sempre piaciuto tantissimo leggere. Ho letto di tutto, i libri di storia, i romanzi, ho tutti i libretti delle opere liriche. Ho anche scritto poesia, poi mi piace il dialetto tiburtino”.
E’ molto legata a Tivoli…
“Voglio tanto bene alla mia cittĂ . Tempo alla radio avevo sentito dire che Tivoli è sporca e ci sono rimasta tanto male, abbiamo una cittĂ famosa in tutto il mondo e la gente non lo immagina quanto è bella, dobbiamo averne cura tutti quanti”.
E i tiburtini come sono?
“Mi conoscono tutti come zia ‘Sina, quando esco tutti che mi salutano, mi vogliono bene”.
Ha altre passioni?
“Mi piace lo sport, tutti gli sport. Da giovane andavo sempre in bicicletta, quante volte fino a San Polo, a Marcellina. Mi ricordo pure certe cadute… Però la passione piĂš grande è per la Roma, sono proprio tifosa”.
E le segue le partite?
“Come no! Non me ne perdo una. Quando la Roma vince mi sento proprio contenta. Chi mi piace di piĂš? Il capitano, mia nipote ha pure la foto. Mi piacerebbe andare a vedere una partita”.
Il calcio le piace proprio…
“Avevo un cugino che era un giocatore della Tivoli, Lamberto Passariello, gli hanno dedicato anche il campo sportivo perchĂŠ è molto giovane. Non mi ricordo che ruolo svolgeva ma era forte. Ho avuto anche un altro dispiacere cosĂŹ grande nella vita”.
Quale?
“Avevo un fratello dato disperso in guerra nel ’43. Era tanto bravo, si chiamava Annio, a 28 anni stava facendo il militare e è stato travolto dall’acqua mentre si trovava in un fiume a Mostar. Ci hanno detto che era disperso dopo tanto tempo ma noi avevamo capito subito che c’era qualcosa che non andava il primo giorno che non abbiamo ricevuto la sua lettera, ce le spediva di continuo”.
Signora, avrĂ anche 104 anni ma ci tiene molto a presentarsi bene
“Tutti i giorni mi sistemo, prima facevo spesso anche le mani, il trucco, Ora ho solo un rammarico, quando ho morso una mela a Ferragosto si è rotta la dentiera ma il dentista ha detto che sono troppo vecchia per rimettermi i denti e non posso fare piĂš niente”.
Dentiera a parte, come si sente?
“Benissimo, sono sana come un pesce”.
Ci sono dei piatti preferiti?
“Mangio di tutto, per il compleanno mi hanno fatto le crespelle”.
Ha un sogno che vorrebbe realizzare?
“Mi piacerebbe tanto andare in giro, peccato che non ce la faccio piĂš. Ho sempre viaggiato tanto, ho visitato parecchi posti. Sono stata a Monaco, in Corsica, in Sardegna, in Sicilia, le isole le conosco tutte, ho fatto sempre tante gite”.
Qual è il segreto per arrivare a piÚ di un secolo di vita?
“Bisogna volere sempre bene agli altri. Se tutti fossero come me staremmo tutti meglio, io sono cosĂŹ, voglio bene a tutti. Oggi c’è meno educazione rispetto al passato”.
Ci vediamo l’anno prossimo per i 105 anni?
“Magari, io ce la metto tutta”.
m.c.