San Polo – Polemica sull’assestamento forestale dei Lucretili

pianidiassestamentoSul Parco dei Monti Lucretili l’assestamento forestale è da rivedere. Nel frattempo i comuni di San Polo dei Cavalieri e Marcellina chiedono di ridiscutere un Piano per loro penalizzante. 
Così martedì 22 maggio si è riunito a Roma, nella sede della Regione Lazio, assessorato Ambiente e Sviluppo sostenibile, il tavolo tecnico di presentazione del Piano di gestione ed assestamento forestale riguardante anche i territori dei centri di San Polo dei Cavalieri e di Marcellina. 

Erano presenti, rispettivamente per i due comuni dei Monti Lucretili, il consigliere delegato Oreste Lori per San Polo dei Cavalieri e l’assessore allo Sviluppo del territorio Mario Cecchetti in rappresentanza di Marcellina, ai quali sono state illustrate le modalità del Piano.
I rappresentanti dei due paesi non hanno obiettato sulla validità tecnica, scientifica e cartografica della proposta, sollevando tuttavia pesanti eccezioni sulle negative ricadute economiche dello stesso.
«In particolare – dichiara il consigliere Lori – si evidenziano una miriade di vincoli, prescrizioni e divieti che di fatto penalizzano le comunità locali privandole di importanti risorse e non garantendo alcuna forma di sviluppo, trascurandone, inoltre, diritti storici come gli usi civici».
Ad esempio, il Piano prevederebbe l’assoluto divieto del taglio ciclico del bosco ceduo, impedendo ai cittadini – che pure ne sono proprietari – la possibilità di fare legna e quindi di trarne un ricavo concreto. Questo mancato ricavo dovrebbe essere compensato con un indennizzo ai comuni, previsto “dall’articolo 52” del regolamento forestale della Regione Lazio, che però il Parco dei Monti Lucretili inspiegabilmente non ha previsto.
A fronte di questa rimostranza, il dirigente d’Area, la dottoressa Rabagliati, ha sospeso i lavori, facendosi carico di promuovere una nuova fase di concertazione tra i due comuni e l’Ente Parco al fine di addivenire ad una proposta condivisa, comprensiva degli eventuali giusti indennizzi rivendicati.
«Quello del taglio ciclico e naturale dei boschi è però solo uno degli aspetti critici emersi nell’incontro – continua Lori – che sottolinea diverse altre misure del Piano penalizzanti per le comunità, dal divieto di allestire aree attrezzate, punti di ristoro e sentieri».
Questo nuovo braccio di ferro giunge pochi giorni dopo la durissima presa di posizione del comune di San Polo dei Cavalieri contro il Parco, resa pubblica dal sindaco Paolo Salvatori che ha recentemente condiviso le posizioni critiche già formulate dalla maggioranza dei sindaci dei comuni del Parco.
«Il 22 maggio scorso, nell’occasione del tavolo tecnico – conclude il consigliere sanpolese Lori – abbiamo almeno apprezzato la sensibilità della Regione Lazio che ha compreso i motivi delle nostre obiezioni».
Il contenuto della rimostranza di Lori e Cecchetti è stata resa pubblica anche durante il secondo consiglio comunale di Marcellina. Mercoledì 23 maggio i consiglieri comunali presenti hanno potuto conoscere l’esito dell’incontro in assessorato regionale. L’idea prevalente, poi, è quella di riportare la gestione del Parco in mano ai sindaci e non alla Regione Lazio. 

Gino Ferretta

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