Razionalizzare gli spazi domestici. Perchè rivolgersi all’architetto?

274 130-arcoNell’immaginario comune si tende a mettere sullo stesso piano figure diverse come geometri, periti edili, ingegneri, architetti, trascurando che quest’ultima figura ha specifiche capacità professionali per le sue doti di regista in grado di coordinare i diversi aspetti che coinvolgono la progettazione e la realizzazione delle opere. Inoltre, le sue qualità creative unite alle competenze tecniche e tecnologiche danno ai progetti un tocco estetico funzionale particolare. Chiediamo al nostro architetto di fiducia, Salvatore Cottu, dal 2003 collaboratore qualificato del team professionale della ditta Nova Restauri di Mentana, di fare chiarezza sul significato pratico delle sue competenze e di illustrarci l’iter che caratterizza la progettazione e la realizzazione di un tipico intervento che chiama in causa le sue competenze: l’ottimizzazione degli spazi abitativi.

 

Architetto Cottu, come viene percepita al giorno d’oggi la figura dell’architetto?

“Generalmente i media trasmettono messaggiche raffigurano l’architetto, bello, creativo, sicuramente ricco che mostra un suo progetto a colleghi entusiasti in un Roof garden in pieno centro a Roma, disegna nuvole , salta da un ambiente ad un altro del suo megastudio, dice frasi che contengono parole che dicono tutto e nulla come glamour, fashion, layout, know-how etc.. Meno affascinante e poetica, ma più reale è l’immagine dell’architetto che ha a che fare con costruzioni o ristrutturazioni di abitazioni comuni che appartengono a persone normali che fanno i conti con la realtà e le difficoltà della vita”.

 

A proposito di esigenze concrete, lei collabora da otto anni con la nota ditta NovaRestauri di Mentana che opera a 360° nel settore edilizio. In particolare, quali sono i criteri guida del vostro operato in caso di ristrutturazione?

“E’ importante conoscere esattamente le esigenze dei committenti, capire i gusti, e cercare di indirizzarli verso la scelta migliore, non imponendo una linea già precostituita e tenendo sempre sotto controllo il budget fissato. Nella nostra consulenza cerchiamo di focalizzare l’attenzione sull’organizzazione dello spazio, ponendo l’accento sul carattere che deve avere l’opera, sulla morfologia e sulla modulazione sia dello spazio che della luce, sia naturale che artificiale, come una struttura perenne”.

 

Quali sono le richieste più frequenti?

“Nelle case di piccole dimensioni la richiesta più ricorrente è lo sfruttamento ottimale degli spazi, nicchie, arredi mobili e  soppalchi per una casa sempre in ordine. Spesso ci troviamo a dover risolvere il problema di dove riporre una grande quantità di oggetti di uso comune spesso anche ingombranti. Richiesta frequente è anche la creazione di nuovi ambienti camere da letto, zone per lo svago, bagni aggiuntivi, creazione di cabine armadio ed inoltre l’ ammodernamento dell’impiantistica mirata verso nuove esigenze di comfort e tecnologiche delle nuove apparecchiature che vanno dal wi-fi alla domotica”.

 

Cos’è la domotica?

“La parola deriva dal latino domus che significa casa e la domotica è, appunto, una vera e propria scienza che si occupa dello studio delle tecnologie rivolte a creare la cosidetta casa “intelligente”cioè opportunamente progettata e attrezzata a livello di impianti e di sistemi per ottimizzare il livello di comfort e abitabilità”.

 

Un esempio pratico?
“L’esempio più banale di impianto domotico è quello dell’utilizzo dei rivelatori di gas e allagamenti: quelli di ultima generazione consentono un monitoraggio continuo ed intervengono in caso di pericolo o al verificarsi di una perdita, inoltre tali impianti possono inviare una notifica immediata al proprietario. Un altro esempio può essere il salvavita di ultima generazione che in caso di mancanza di corrente a causa di temporali o disturbi elettrici, ripristinano la corrente quando si rientra in condizioni di sicurezza”.

 

Negli anni il ruolo della donna è decisamente mutato. In che modo questo cambiamento ha coinvolto gli spazi domestici?
“Un tempo la donna era la regina della casa, accentrava tutte le energie nella gestione della famiglia e della vita domestica. In quel regno l’ambiente principale era ovviamente la cucina. Oggi le donne sono sempre più impegnate nel lavoro alla stessa stregua degli uomini e questi sono sempre più corresponsabilizzati nella gestione e nella cura della casa per cui la cucina è sempre più ambiente di uguaglianza. E’ cambiata anche la concezione del soggiorno che da luogo chiuso da riservare pulito e ordinato, è diventato spazio all’americana, aperto fruibile e polifunzionale. Nella disposizione tipica degli anni ‘50 le camere più vicine all’ingresso erano quelle da letto e la cucina, mentre l’ultimo ambiente era proprio il soggiorno. Le planimetrie attuali, invece, disegnano una netta divisione tra zona giorno e zona notte, più riservata. Anche la concezione del bagno è cambiata, si sono persi gli elementi relativi alla “sanitarietà” e si creano nuovi elementi quali zone relax mediante ampie cabine doccia create ad hoc, per rendere comodo, pratico, elegante e anche sfizioso il luogo, considerato per lungo tempo, il più anonimo della casa”.

 

Quando un potenziale cliente contatta la Nova Restauri per una consulenza che chiama in causa la sua professionalità, qual è l’iter con cui procede?
“Viene effettuato un primo sopralluogo di conoscenza dove si colloquia in modo informale sui desideri e sulle necessità dei committenti, ponendo le prime basi per una progettazione di massima. Vengono eseguiti i rilievi metrici necessari a realizzare le varie opzioni progettuali sulla base delle quali viene redatto il preventivo.Una volta accettato il preventivo vengono poste in essere tutte le procedure per ottenere le autorizzazioni da parte dell’Amministrazione Comunale (Dia o Scia, o permesso di costruire). Nel frattempo vengono affinati i progetti esecutivi per la posa dei pavimenti, rivestimenti, disegno di eventuali controsoffitti ed impiantistica”.

 

E una volta ottenuta l’autorizzazione?
“Si dà inizio ai lavori, che vengono controllati in ogni singola fase per ottimizzare il processo edilizio e la tempistica. Al termine dei lavori si collaudano i medesimi e si esegue la procedura del fine lavori edilizio compreso l’eventuale nuovo accatastamento dell’immobile. Il committente avrà alla fine un dossier dove saranno presenti tutte le pratiche edilizie con i certificati dei vari impianti così come impone la normativa vigente, compreso di certificazione energetica se richiesta”.

 

Ci descrive un tipico intervento di ristrutturazione mirato a razionalizzare gli spazi?
“Un intervento abbastanza impegnativo è stato la ristrutturazione di un appartamento situato nel quartiere romano Appio, composto da soggiorno, tre camere da letto, bagno, cucina. I proprietari avevano l’esigenza di ricavare un ripostiglio, un secondo bagno e uno spogliatoio e tra le varie soluzioni progettuali proposte hanno scelto quella che trasformava il soggiorno all’americana, in modo da avere, come perno principale, lo spogliatoio che veniva creato all’interno di una forma tronco conica quale fusto di un albero, dal quale si dipanava una chioma avvolgente nella quale sono stati collocati i faretti, quasi ne fossero i frutti. Questo progetto s’ispira a un quadro del maestro Sergio Aristi Cotani che si chiama “Il grande albero”.

 

Avete incontrato difficoltà particolari nella realizzazione?
“Durante le fasi costruttive ci siamo imbattuti in varie problematiche relative alla “spiombatura” del tronco di cono, che solo grazie alle competenze della Nova Restauri ed in particolare del titolare Umberto Raffaelli si è potuto risolvere, come pure il controsoffitto “doppio” che non ha pareti dove ancorarsi. Anche la realizzazione dell’impianto elettrico ha avuto dei problemi realizzativi nell’ambiente soggiorno, sia per la complessità dell’illuminazione, diffusa con anello e puntuale con i faretti a basso consumo ad accensione differenziata, sia al fatto che la parete scelta per l’installazione del televisore da 46” era una parete in cemento armato. Anche in questo caso, grazie alle competenze della Nova Restauri, è stato possibile reperire ed utilizzare particolari corrugati e ringrossare leggermente la parete, circa 8mm, per consentire il passaggio dei cavi atti alla realizzazione di un impianto TV, audio”.

 

Che stile avete scelto per pavimenti e rivestimenti?
“Abbiamo abbinato design dal tocco “HIGH-TECH” ad una sensazione complessiva di calore. Esempio sono i pavimenti e rivestimenti della cucina in finto parquet a tutta pasta, come pure il disegno del pavimento del soggiorno in monocottura con inserti lignei. Nelle camere da letto e nello studio è stato scelta la posa del parquet “a tolda di nave” con la particolarità dell’utilizzo di un listello di legno prefinito, quindi con costi di posa bassi, ma allo stesso tempo in massello così da poter essere manutenuto nel tempo (consente almeno tre/quattro lamature). Abbiamo proposto questa soluzione anche per la presenza in famiglia di un figlio piccolo, e si sa che i bambini non prestano molta attenzione”.

 

Per finire la tinteggiatura.

“La tinteggiatura proposta da Umberto è lo spatolato basato su due colori un giallo con tonalità calde ed un bianco con leggeri tocchi di grigio, questo perchè l’abitazione è posta al piano secondo e non ha una buona illuminazione naturale”.

 


L’ARCHITETTO RISPONDE…

Desiderate avere consigli per migliorare l’armonia e la funzionalità della vostra casa? Il nostro architetto di fiducia è pronto a rispondere ai vostri quesiti e illustrarvi il modo giusto per ampliare e sfruttare al meglio la vivibilità della vostra abitazione, sia in fase di progettazione di nuove costruzioni che di ristrutturazione.

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