Fonte Nuova – Spettacolo teatrale e dibattito sul tema della violenza sulle donne

E’ calendarizzato in doppia data, due venerdì consecutivi, in piazza delle Rose il 18 luglio, ed in piazza Federico Zeri, il 25, lo spettacolo socio-culturale dal titolo “Parte Lesa” organizzato dal sindaco di Fonte Nuova, Fabio Cannella, l’assessore all’Ambiente, Donatella Ibba e l’assessore all’Istituzione per il Sociale, Paola Scatena, con le collaborazione delle associazioni Pro Loco e Sagra delle Rose.
Lo spettacolo, Storie di femminicidio, con testi originali di Agostino Franchi, con la partecipazione gratuita del Gruppo 432 Hz per le voci di Fabrizia Di Donato, Paolo Di Lorenzo, Agostino Franchi, Marina Moretti e dell’Assessore Donatella Ibba, oltretutto regista dell’evento, offerto a titolo gratuito.
“In prima fila troveremo dei posti lasciati liberi, con dei segnali rossi – spiega l’assessore Ibba – come compagnia abbiamo aderito alla campagna Posto Occupato, e il lasciare libere quelle sedie in prima fila rappresenta un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza; quei posti di tutte quelle donne che non hanno più modo di esprimersi”.
Prima dello spettacolo, alle 21, è previsto un incontro dibattito sul tema delle violenze sulle donne, a cui interverranno la promotrice della Legge Regionale contro la violenza sulle donne, Marta Bonafoni, Cecilia D’Elia, scrittrice e Coordinatrice nazionale Sel, il professor Lorenzo Gasparrini, attivista anti-sessista, la Dott.ssa Lena Losacco, responsabile del centro anitiviolenza Le Lune e del progetto itinerante Via Lattea, la Dott.ssa Fulvia Moriconi, Assistente Sociale Specialistica e Operatrice di Centri Antiviolenza. Un’iniziativa fortemente voluta dalla nuova amministrazione che intende mettere al centro dell’attenzione la questione, prioritaria, della sicurezza a 360 gradi, partendo proprio dalla tutela dei diritti fondamentali.
“Nel processo di tutela e sensibilizzazione, l’informazione è prioritaria: la donna deve diventare parte attiva e quindi aiutarci ad aiutarla e sensibilizzare le istituzioni – commenta a margine l’assessore, delegata dal sindaco Cannella, all’Ambiente, Donatella Ibba – la violenza domestica – quella subita dagli uomini di casa, anche padri o fratelli – è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni: più degli incidenti stradali, più delle malattie”.
“Per questo dobbiamo subito eliminare l’idea del mostro, e considerarlo come un problema sociale e culturale. Laddove la cultura è più profondamente sessista, si registra il maggior numero di casi di violenza sulle donne – dichiara l’assessore, delegata dal sindaco Cannella all’istituzione per il Sociale, Paola Scatena -. Questo genere di violenza, che in alcuni casi si spinge fino all’omicidio, che poi è stato chiamato per la prima volta femminicidio da una sentenza del 2009, non è una serie di fatti privati, ma va considerata definitivamente come una tragedia che parla a tutti. Soprattutto, che riguarda tutti gli uomini e che dipende direttamente dalla cultura.
Ora noi sappiamo che non saranno singoli interventi, come un appello, una nuova Carta dei diritti, non saranno uno spettacolo, un documentario, un’inchiesta o un libro a fermare la strage delle donne, ma parlarne, scrivere, raccontare le storie e riformulare gli stigmi della cultura, significa procedere verso una presa di coscienza che coinvolge uomini e donne”.

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