Tuttosposi: Marianna,“Il mio sì ad Andrea, nel blu dipinto di blu”

Marianna Bruno2Blu come il cielo nelle notti romantiche dei giovani innamorati, o come il velo di trucco sugli occhi della sposa, blu come le rose nel bouquet e sui gradini dell’altare, o come i palloncini che volano leggeri nella sala del ricevimento… Blu come il matrimonio di Marianna e Andrea, giovanissima coppia di Palombara Sabina convolata a nozze lo scorso 26 luglio, dopo cinque anni di fidanzamento di cui due di convivenza. Un amore nato per caso tra due adolescenti, cresciuto giorno dopo giorno tra sorrisi e serate divertenti, fino a non poter fare a meno l’uno dell’altra e decidere di dire sì al “per sempre felici e contenti”. Provate a indovinare chi dei due ha fatto la proposta di matrimonio?   

 
Io sono la piccola di casa, ho due fratelli più grandi e in famiglia sono sempre stata coccolata e viziata da tutti. Con mio padre ho un rapporto davvero speciale soprattutto perché tra noi c’è dialogo, all’inizio mi ha suggerito di aspettare perché secondo lui era troppo presto. Poi man mano che i preparativi andavano avanti si è convinto e ne è stato entusiasta. D’altronde io e Andrea siamo sicuri del nostro amore e quando si ha un legame così forte, lo si vuole urlare al mondo intero.

Siamo curiosi, chi ha fatto la proposta?
Sono stata io! Ricordo che eravamo appena tornati dal matrimonio di una cara amica e, prima di addormentarci, abbiamo cominciato a fantasticare sulle nozze, un po’ come fanno tutte le coppie. Così, in maniera del tutto spontanea, gliel’ho chiesto! Nei giorni successivi eravamo già impegnati a cercare la data sul calendario e a distanza di un anno ci siamo sposati.

Un vestito confezionato nei minimi dettagli da Magda Coletta. Quando hai capito che era “l’abito giusto”?
Al terzo tentativo. Volevo un vestito blu ed ero assolutamente contraria al velo, poi Magda ha fatto una magia: un abito di pizzo francese e seta, con un meraviglioso corpetto di pailettes con inserti di nastri ad incrocio sui laterali e al centro schiena.  Il velo aveva dei boccioli di rose sia sul pettinino sia sulle due balze, molto delicato e particolare al tempo stesso. E’ stato amore a prima vista!
Ti sei sposata di bianco, in chiesa e con un tableau sul tema “L’amore”… Un matrimonio classico, dunque?
Più che altro io lo definirei romantico e secondo   tradizione anche se non è mancato anche un pizzico di follia…

Racconta!
All’uscita  dalla chiesa siamo stati accerchiati dai miei fratelli e dagli amici più stretti che ci hanno coinvolto in un ballo super divertente con la musica altissima e come se non bastasse mi hanno preso e lanciato in aria!. Per non parlare   delle “sorprese” alla fine del ricevimento, quando ci hanno consegnato un vassoio con mazzetta, scalpello e chiodi. Al nostro rientro a casa la porta era murata e, una volta “abbattuta” abbiamo dovuto bucare oltre duecento palloncini sparsi per tutto l’appartamento!

Convivevate già da due anni, cosa è cambiato dopo il fatidico sì?
Proprio niente, amiamo vivere la casa insieme, soprattutto la sera quando finalmente ci ritroviamo dopo una giornata di lavoro. Ci piace cucinare, metterci i nostri piagiamoni invernali e accoccolarci sul divano davanti alla tv, con il nostro piccolo Ghiotto, un cocker spagnolo di due anni.

A proposito di cucina, chi è lo chef di casa?
  Diciamo che piace a entrambi cucinare e di solito se ne occupa chi torna prima a casa. Io mi diletto in tutto e adoro fare le crepes soprattutto in inverno, lui è un maestro quando cucina cannelloni e pasta al forno, però dalla sua parte ha tre anni di scuola alberghiera, quindi ci sta!

Meta del viaggio di nozze?           
Siamo stati 15 giorni a Santorini, in Grecia. E’ stata una vacanza indimenticabile, di sicuro non scorderemo mai i tramonti romantici di Iha, in un meraviglioso scenario di mulini a vento.
Un amore giovane ma consapevole della sua forza. Qual è il vostro sogno?
Vogliamo costruire una famiglia felice. Il prossimo 21 giugno si sposa uno dei miei fratelli, il mezzano, l’altro è già sposato. Abbiamo deciso che da quella notte cominceremo tutti e tre a “mettere in cantiere un figlio”, affinché crescano insieme e siano uniti come siamo sempre stati noi.

Scommetto che già sapete come chiamarli…
Esattamente! Se è un maschietto Fabrizio, mentre se è una femminuccia Sally, come il titolo della nostra canzone preferita di Vasco Rossi. Abbiamo sempre pensato che “…la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia”.

Rara Piol

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