“Far divertire e far stare insieme i bambini”: questo lo scopo del torneo-memorial, nel perfetto stile di Don Ulisse Parmigiani, come ha voluto sottolineare Attilio Nonni, presidente di Aniene Calcio. Stare insieme è, non per nulla, lo spirito dello sport.
Cesare Napoleoni, presidente del Ricreatorio, ha ricordato come “Senza don Ulisse forse questo campo non ci sarebbe”, riferendosi allo “Stella Mattutina”. Napoleoni ha tenuto a precisare che grazie ad Aniene Calcio il sacerdote-sportivo è tornato a unire i ragazzi nel gioco e nello sport, con il fine di diffondere principi di vita saldi e genuini attraverso i “sani divertimenti” perché i ragazzi, come tutti, hanno bisogno di stimoli positivi. Ha poi raccontato anche le sue affettuose impressioni su Don Ulisse, ricordando come il sacerdote sapesse consolare i ragazzi che il sabato non avevano ricevuto la convocazione per giocare la domenica, restituendo loro il sorriso. Il coordinatore dell’organizzazione di tutti e nove i memorial finora svolti, Giuseppe Coccanari detto “il romanista”, rappresentava pure gli “Amici di Don Ulisse” insieme ad altri membri.
Non poteva mancare anche la “storia” del calcio tiburtino: a tal proposito l’intervento di Pietro Marinucci, portiere della Tivoli dal 1958 al 1962 e dal 1967 al 1970, ha portato anche la testimonianza di un esponente dello sport cittadino che ha voluto ricordare come i ragazzi vadano aiutati nel cammino della vita, perché “stando loro vicino, crescono”.
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Aniene Calcio è pure, di per sé, testimonianza dei principi autentici e solidali che lo sport può veicolare: una realtà tenuta in piedi dai genitori dei ragazzi, che si sono rimboccati le maniche circa un anno fa e hanno letteralmente rimesso apposto l’impianto “Stella Mattutina”, che versava in stato di abbandono. Nadia, una delle mamme-volontarie, ricorda il ruolo delle donne dell’associazione, che fanno da coordinatrici. Tommaso Piersanti invece, uno dei dirigenti, ha usato l’espressione “volontari silenziosi” per descrivere il lavoro di passione e volontariato che vede coinvolti i membri dell’associazione che portano avanti i loro progetti, tra le mille difficoltà incontrate sul cammino.
Appuntamento al 6 ottobre, quindi, per sostenere i ragazzi in campo, i loro sogni e la loro voglia di sport, per ricordare le figure di Don Ulisse e di Giuseppe Ferretti. Sarete ospiti di “Stella Mattutina”, una stella, come affermato da Piersanti, che è tornata a brillare.
Serena Calabrese