Monterotondo – Novantenne alla sbarra, condannato a 2 anni per la palpatina piccante alla giovane romena

I giudici non hanno avuto dubbi: Salvatore S., classe 1925, è stato condannato a 2 anni con pena sospesa per un “approccio sessuale” piccante avvenuto nel 2012 ai danni della sua colf.
L’anziano 89enne dovrà anche risarcire 5 mila euro di danni alla giovane più le spese di processo. A comminare la condanna, lo scorso mercoledì 22 ottobre, i giudici Mario Frigenti, Claudio Patruno e Marzia Minutillo Turtur. Data la veneranda età, l’89enne non era in aula ma il suo avvocato ha fatto sapere che la difesa intende impugnare la sentenza per cercare di ribaltare la decisione del collegio.
Per ora la verità provata è quella raccontata dalla ragazza, una giovane romena del 1991 che – all’epoca dei fatti – aveva appena 21 anni e un fidanzato. Cercava lavoro e lo aveva trovato a casa dell’uomo, che nel 2012 aveva invece 87 anni, e che le avrebbe offerto anche vitto e alloggio per poter essere assistito al meglio.
Solo che le cose andarono diversamente. La sera del primo febbraio, nella casa di Monterotondo dove l’87enne abitava da solo, l’anziano sarebbe uscito nudo dalla doccia chiamando la ragazza perché aveva bisogno di aiuto. Solo che lei, una volta entrata, se l’era ritrovato davanti completamente nudo. A ribadirlo è stata lei stessa durante la terza udienza del processo a carico dell’uomo, che si è concluso con la sua condanna a due anni.

L’anziano, solo anagraficamente a quanto parere, avrebbe palpeggiato la ragazza toccandole il seno e invitandola a toccarlo a sua volta. La 21enne era scattata come una molla, andando a rifugiarsi in camera sua e telefonando prima alla Polizia e poi al suo ragazzo chiedendo aiuto per difendersi dalle molestie dell’87enne. Sul posto era intervenuta una pattuglia del Nucleo radiomobile della compagnia di Monterotondo e dei Vigili del Fuoco, che avevano dovuto minacciare di buttare giù la porta perché lui non apriva. L’anziano si era difeso dicendo di non aver sentito bussare per problemi di udito. Dopo la “liberazione” la ragazza aveva denunciato l’accaduto e l’uomo era finito nei guai. A due anni da quella serata è arrivata la condanna.

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