Sospetta intolleranza al glutine? I consigli degli esperti

Con la consulenza del dottor Lodi abbiamo voluto chiarire  in parole semplici alcuni aspetti fondamentali legati all’argomento e siccome la dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute, ci preme da subito sottolineare  l’attenzione particolare dedicata presso la sua farmacia all’assortimento di prodotti gluten free: un’ampia stanza in cui trovano spazio due grandi surgelatori e scaffali colmi di tutte le ultime novità  nel campo alimentare dedicato a grandi e piccini e dove è possibile trovare anche un buon assortimento di alimenti senza lattosio, senza uovo e senza lievito.

 

Cos’e’ la celiachia?

“La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, grano khorasan, orzo, segale.  Quando le persone affette da celiachia assumono alimenti o usano prodotti che contengono glutine (compresi   farmaci, integratori, burro, cacao….), il loro intestino tenue subisce un danneggiamento  dei  villi intestinali, le piccole protuberanze che costituiscono la mucosa intestinale e che consentono l’assorbimento delle sostanze nutritive che vanno a finire nel sangue”.

 

Come si trasmette?

“La celiachia si trasmette per via genetica   e quindi  può colpire   i membri della stessa famiglia; a volte   si scatena, o si manifesta per la prima volta, dopo un intervento chirurgico, dopo la gravidanza o il parto, dopo un’infezione virale o uno stress emotivo molto forte. La lunghezza dell’allattamento al seno, l’età in cui la persona ha iniziato ad alimentarsi con cibi contenenti glutine e la quantità di alimenti a base di glutine che vengono assunti sono i tre fattori che sembrano influenzare il momento della comparsa della celiachia e le modalità con cui la malattia si presenta. Alcuni studi hanno dimostrato, ad esempio, che il protrarsi dell’allattamento al seno farebbe ritardare la comparsa dei sintomi della celiachia”.

 

I sintomi: non riguardano solo l’apparato digerente

sintomi“Possono riguardare l’apparato digerente ma anche altre parti dell’organismo. Quelli collegati al tratto digerente sono più frequenti nei neonati e nei bambini piccoli e possono comprendere: gonfiore e dolore addominale, dissenteria, vomito e dimagrimento. Gli adulti hanno meno probabilità di soffrire di sintomi all’apparato digerente, ma possono soffrire anche di uno o più dei sintomi seguenti: anemia sideropenica (da mancanza di ferro), affaticamento, dolore alle ossa o alle articolazioni, depressione o ansia, assenza di mestruazioni, stomatite aftosa nella cavità orale, sterilità o aborti spontanei ricorrenti, eruzione cutanea pruriginosa (dermatite erpetiforme). Data la varietà dei sintomi, la celiachia può essere scambiata per sindrome del colon irritabile, per anemia da carenza di ferro causata dal ciclo mestruale, per infiammazione dell’intestino, per diverticolite, per infezione intestinale o per la sindrome da stanchezza cronica. La conseguenza è che la celiachia può essere sottovalutata o scambiata per un’altra malattia anche per molto tempo”.  

 

Analisi del sangue

“Le persone affette da celiachia presentano livelli più alti del normale di determinati autoanticorpi (proteine che reagiscono contro le cellule o i tessuti dell’organismo) nel sangue” come spiega il dottor Lodi che ha dedicato al test gratuito della celiachia l’intera giornata   di martedì 18 novembre.    Prima del test, che viene eseguito prelevando il sangue, si dovrebbe continuare a seguire una dieta che includa alimenti contenenti glutine, come pane e pasta . Se le analisi del sangue e i sintomi fanno propendere per la diagnosi di celiachia, sarà il medico  specialista a valutare l’opportunità di eseguire una gastroscopia con biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi.

 

Ulteriori rischi

“Le persone affette da celiachia tendono a sviluppare altre malattie in cui il sistema immunitario attacca le cellule e i tessuti sani dell’organismo (Come ad esempio il diabete di tipo 1,malattie autoimmuni della tiroide, del fegato, artrite reumatoide)”.

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