Tivoli – Piazza Catullo, braccio di ferro tra Proietti e Terranova ma i lavori vanno avanti

 

L’imposizione del Tar

piazza catullo cantiereCome illustrato dal sindaco Giuseppe Proietti durante la conferenza stampa di giovedì 12 febbraio, con la sentenza del Tar si è chiusa di fatto qualsiasi possibilità di bloccare il cantiere su piazza Catullo. Il commissario ad acta nominato dal tribunale infatti ha concesso tutte le autorizzazioni. Disposizioni che, come ricorda Proietti, non possono essere fermate da un atto, o volontà comunale: “Abbiamo chiesto al legale del comune se potevamo ricorrere al consiglio di stato ma ci è stato fortemente sconsigliato – spiega Proietti -, io amministro soldi pubblici e con una indicazione come questa ho dovuto rinunciare”.

 

Le iniziative in mano al sindaco

ProiettiL’obbiettivo di Proietti a questo punto si “riduce” a mantenere una destinazione turistica alle venti unità che sorgeranno sul lotto B. “L’azionista privato mi ha fatto subito sapere che se così sarà chiederà un perizia per attestare il vero lavoro dei terreni con una struttura turistica e non residenziale”, dice il sindaco, ricordando che la cessione di quei terreni fu data a Acque Albule per l’aumento della quota capitale (del valore di 2,6 milioni di euro). Seconda disposizione, che l’autorizzazione alla vendita degli appartamenti, anche del lotto A, toni nelle mani dell’assemblea dei soci, a differenza di quanto avveniva negli ultimi anni per4chè data al consiglio d’amministrazione. E poi, che nei contratti di vendita (per il B) venga indicato che l’immobile dovrà essere utilizzato esclusivamente come struttura ricettiva turistica.

 

Sospensione dei lavori

Inoltre, il primo cittadino di Tivoli ha richiesto alla riunione del Cda svoltasi lo scorso lunedì 9 febbraio, una relazione sullo stato dei lavori (fatto lo sbancamento, siamo alla fase di deposito del cemento armato), con una sospensione di almeno una settimana, dopo la quale il comune potrà esporre sulla situazione. Proietti ricorda anche che il secondo punto all’ordine del giorno del Cda era la richiesta di impostare la società Acque Albule secondo i principi di “trasparenza e terzietà”: “Soprattutto perché in passato le ditte esecutrici dei lavori erano riconducibili al socio privato – dice -, e questo non è più opportuno”.

 

Veronica Altimari

 

 

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  TIVOLI - Ospedale, riapre il "San Giovanni Evangelista"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.