Roma Est – Troppe assenze, licenziata. Ma Simona è malata di cancro

La notizia, partita da Francesco Iacovone, membro dell’Esecutivo Nazionale Usb Lavoro Privato, sta facendo il giro della nazione, portando con sé un’ondata di indignazione da parte dei cittadini. Il gruppo Mediamarket, a cui fa capo la catena Saturn, fa sapere: “Stiamo verificando i dettagli della storia di Simona per chiarire al più presto la situazione”.

 

I motivi del licenziamento

Simona è una donna di 40 anni, con una figlia ed un compagno. Il 13 febbraio, tornata a casa a seguito dell’ennesimo periodo di ricovero, durato due mesi, ha scoperto la brutta notizia. Il telegramma di licenziamento ha fatto appello all’articolo 175 del Contratto nazionale di lavoro: “Durante la malattia, il lavoratore non in prova ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di 180 giorni in un anno solare, trascorso il quale, perdurando la malattia, il datore di lavoro potrà procedere al licenziamento”. Con una sostanziale differenza tra “potrà” e “dovrà”. “Entro i 180 giorni di assenza avrebbe dovuto chiedere di prolungare il periodo previsto, ma non l’ha fatto – dichiara Iacovone -. Era in ospedale, è malata, è anche comprensibile”. In data 30 gennaio 2015, infatti, Simona era arrivata a quota 200 assenze, come recita il telegramma inviatole.

 

L’indignazione del web e la richiesta di reintegro

Partito dallo stesso Iacovone, l’hashtag #dallapartediSimona, in breve tempo, ha fatto il giro del web. Numerosi quotidiani, romani e non, hanno riportato sulle proprie pagine la storia di Simona. Tutti con una sola richiesta: “Chiediamo il reintegro immediato di Simona”.

l.l.g.

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