De Paoli, in passato allenatore delle giovanili di Inter e Brescia, ha trascinato con il suo entusiasmo i cinquanta corsisti giunti da tutta Italia per seguire le sue lezioni. I tecnici sono rimasti molto soddisfatti di quest’esperienza, come dimostrato dalla frequente interazione avuta. Il corso, patrocinato da MSP Roma, Delegazione Cittadina dell’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni MSP Italia, ha trattato l’argomento dell’allenamento efficace nelle categorie agonistiche del settore giovanile con le lezioni suddivise tra una parte teorica in aula e una pratica sul campo di gioco, grazie alla gentile collaborazione delle società CSS Tivoli, Spes Mentana e Uni Pomezia che hanno portato i loro ragazzi allo Sporting Life per essere guidati direttamente da Massimo De Paoli.
Dopo il successo dello stage del prof. Stefano Bonaccorso, l’ASD Sporteam continua dunque il suo cammino di programmazione di corsi di formazione ed aggiornamento, che risultano molto interessanti agli occhi dei tecnici per le tematiche trattate a 360°. Massimo De Paoli è un nome importante del calcio giovanile in Italia. Allenatore professionista di seconda categoria, già assistente nella Facoltà di Scienze Motorie dell’Università Cattolica di Milano (corso di tecnica e tattica dei giochi di squadra – calcio – prof. M. Bonfanti).
Dottore di ricerca in Disegno e rilievo dell’architettura e dell’ambiente (dottorato conseguito presso l’Università degli Studi di Genova). Ha allenato per 20 anni nel settore giovanile del Brescia nelle categorie Giovanissimi, Allievi e Primavera, da cui molti giocatori in seguito hanno raggiunto i massimi livelli, fra i quali Pirlo, Diana, Bonazzoli, Baronio, Bonera, Guana e Agliardi. Vicecampione d’Italia, con il Brescia Calcio, nel 1993 nella categoria Allievi Nazionali. Ha allenato per 5 anni i Giovanissimi Nazionali dell’Inter, con i quali ha conquistato lo scudetto e il titolo di campione d’Italia nel 2006 e si è classificato terzo ai mondiali della categoria Giovanissimi (Giovanissimi Nazionali dell’Inter classe 1991 nella quale giocavano Destro, Obi, Santon, Caldirola, Laribi. Da quest’anno ricopre un ruolo dirigenziale nei quadri societari del Brescia Calcio in qualità di direttore della Scuola Brescia e responsabile della formazione tecnica delle società Punti Brescia. Direttore, nel 2012, della Pisa Soccer School. Docente ai corsi allenatori di Coverciano. Premiato con la panchina d’oro, nel 2006, dall’AIAC di Brescia. Autore di numerosi articoli sulla tecnica calcistica pubblicati dalla rivista “Il Nuovo Calcio”, dei libri “Calcio: lo spazio e il tempo nelle situazioni di gioco” – vincitore del premio CONI nel 2004 per la sezione letteratura sportiva – e i “Gesti tecnici e il pensiero tattico”. Autore del CD “La fase offensiva: ampiezza e profondità”, Co-autore del CD “Dal pensiero tattico al gol. Lo sviluppo della fase offensiva”. Relatore a convegni e seminari nazionali e internazionali.
Massimo De Paoli come è andata questa sessione dei lavori allo Sporting Life?
“Bene, è stato un momento importante per tutti noi. C’è stato un confronto generale su alcune tematiche giovanili che sono stati di grande utilità per tutti”.
Ha trovato negli allenatori presenti professionalità utili allo sviluppo di questo settore?
“Bellissimi i momenti insieme trascorsi sul campo dello Sporting Life, da lì si costruisce il lavoro, da lì nascono le idee. Tutti noi dobbiamo tornare a fare campo, vivere sul terreno di gioco con i ragazzi, ascoltarli, aiutarli a crescere in un mondo che cambia repentinamente e a folle velocità”.
Da grande esperto di calcio attualmente quali sono i club che lavorano meglio nei settori giovanili?
“I grandi club dopo qualche anno di stasi sono tornati ad investire nel calcio giovanile. Le grandi della serie A hanno capito che costruirsi in casa campioni conviene. Ma servono anche club specializzati nel calcio giovanile come è nel Nord il Montebelluna o come era qui nel Lazio la Lodigiani. Servono anche club specializzati al calcio giovanile per costruire prima di campioni uomini sani sul piano sociale”.
Sergio Toraldo
