Gli “abbandoni agevolati”
Supporto e mediazione con l’ambasciata del paese di provenienza per reperire i documenti necessari, poi il rimpatrio. Questa è la prassi degli “abbandoni agevolati”, cominciati domenica 22 febbraio a cui hanno aderito cinque abitanti del campo nomadi di Tivoli Terme, e che andranno avanti nelle prossime settimane. “A questi cinque, dodici si sono allontanati spontaneamente e in maniera autonoma – spiega Maria Luisa Cappelli, assessore ai Servizi sociali del Comune di Tivoli -. Il tema mi sta molto a cuore, soprattutto perché ci sono molti bambini. I Rom di Stacchini hanno accolto questa come un’opportunità per rientrare nel proprio paese, lasciandosi alle spalle una situazione a limite come quella dell’ex polverificio”. Un’idea che, se andrà tutto bene, sarà una risposta dignitosa rispetto agli sgomberi forzati che negli ultimi anni hanno solo rappresentato fallimento e inciviltà.
Avanti su questa strada
Stacchini ha una proprietà ormai, ed era prevedibile che quest’ultima si ponesse come obbiettivo la liberazione dei 27 ettari che compongono tutta l’area. “Non conosciamo ancora in dettaglio le intenzioni della nuova proprietà, che incontreremo in questi giorni – continua Cappelli -, ma certamente medieremo per consentirci di far abbandonare Stacchini con questa prassi, anziché con lo sgombero forzato. Gli abitanti del campo stanno rispondendo bene, contenti soprattutto perché li stiamo aiutando”. L’assessore fa inoltre sapere che avrà cura di effettuare un nuovo censimento alla fine dei rimpatri.
La fine dei roghi?
Cappelli sottolinea che tutto quello che stanno mettendo in campo è a beneficio anche dei cittadini di Bagni, come quelli di Villaba di Guidonia. “Già con il presidio fisso, presente fino ad un paio di settimane fa la pratica dei roghi tossici sembra definitivamente conclusa, e i residenti ne sono molto felici – conclude -, ora stiamo liberando anche l’insediamento. Una risposta importante”.
Veronica Altimari
