Tivoli – Il comune perde la causa su un esproprio, 850mila euro da risarcire

Per avviare questa procedura di esproprio, il comune fissava la somma di 15 euro al metro quadro. Ma i i proprietari dei terreni (Delmirani Massimo, Latina ’77 Srl, Battistini Antonio e altri), non accettano le indennità proposte e si rivolgono direttamente alla direzione provinciale dei servizi del ministero delle Finanze. La commissione incaricata di valutare il contenzioso, stabilisce la cifra di 96, che in corte d’appello diventa 61 euro al metro quadro. Una cifra comunque ben superiore ai 15 euro iniziali. Ma il Comune tiburtino, negli anni e nel corse dei diversi giudizi, accantona solo 51mila euro presso la cassa deposito e Prestiti.

“La notifica del giudizio in corte d’appello l’abbiamo ricevuta di recente, malgrado l’udienza sia datata gennaio 2014 – dice l’assessore al Bilancio del Comune di Tivoli, Pier Francesco Sciarretta -. Nel 2008 quando interviene il decreto di esproprio viene accantonato molto meno, e ora il comune si trova esposto per la differenza, ovvero 850mila euro a cui bisogna trovare spazio finanziario”.

 

Certo con un bilancio come quello del comune tiburtino questa non è una buona notizia. Soprattutto se figlia di scelte sbagliate precedentemente. “Abbiamo la possibilità di andare in Cassazione – continua Sciarreta -, dobbiamo fare una valutazione che entri nel merito tecnico della sentenza per provare ad ottenere almeno uno stralcio o una transizione in diversi esercizi”. Ma nell’immediato bisogna trovare i fondi, perché la sentenza è esecutiva.

 

Veronica Altimari

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