L’importante progetto di valorizzazione del sito, in azione congiunta tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Etruria Meridionale e la Società Arcus, riaprono al pubblico, con aspetto rinnovato e in unico percorso di visita, la suggestiva area archeologica di VI – III secolo a.C. del santuario del Lucus Feroniae (bosco sacro dedicato a Feronia, dea italica della fertilità dei campi e propiziatrice dei commerci), la contigua colonia romana del I secolo a.C. (Iulia Felix Lucoferonensium), con l’annesso Antiquarium, nel comune di Capena, e la villa dei Volusii Saturnini, nel comune di Fiano Romano.
“Si tratta di un’operazione dunque finalizzata non solo al recupero della memoria storica delle comunità di Capena e di Fiano Romano – spiegano dalla Soprintendenza – , ma anche di un elemento funzionale a integrare, ricucendo il paesaggio circostante, che ancora per alcuni ampi tratti conserva le caratteristiche originarie di antico luogo di transito di uomini, merci e idee lungo il fiume. Il collegamento diretto della Villa dei Volusii con l’area di servizio Feronia, lungo il tracciato dell’autostrada A1 Milano-Napoli, a soli 20 chilometri da Roma, rappresenta un elemento di assoluto interesse per una valorizzazione turistica dell’importante area archeologica attraverso sinergie, che si auspica siano sempre più significative, con la società Autostrade e un coinvolgimento di ampie fasce di cittadini, associazioni e imprenditoria locale per uno sviluppo sostenibile della media valle del Tevere”.