“Tivoli Chiama” la Cina, il Festival delle arti ospita la cultura orientale

Una grande festa, nata durante un incontro tra l’amministrazione comunale tiburtina ed una delegazione di Xi’an, che non viene per caso. Pechino è infatti l’unica città al mondo insieme a Tivoli ad avere due siti Unesco.
“Questa seconda edizione di Tivoli Chiama si arricchisce di una nuova ed eccezionale pagina – commenta Urbano Barberini, assessore alla Cultura di Tivoli –. Questa settimana dedicata alla cultura cinese è un’incredibile finestra su un mondo vasto che, per alcuni versi, ha una storia e delle tradizioni simili alle nostre. Sarà un’irripetibile occasione per unire il meglio della storia e della tradizione italiane con quello orientale. Vuole essere, inoltre, il primo passo di una proficua collaborazione culturale e turistica che avvicinerà ancora di più le nostre comunità, con reciproci benefici anche economici”.

Piazza Campitelli, con il Museo Civico, sarà lo scenario di mostre, proiezioni e street food, dedicate alla cultura cinese, cercando di far emergere ogni visitatore nella gioiosa espressione del mondo cinese, in tutti i suoi aspetti: cinema, calligrafia, pittura, fotografia, architettura, teatro, musica, medicina tradizionale e cibo. Non mancheranno famosi artisti e intellettuali della Repubblica Popolare Cinese.

Il programma
Mercoledì 13 luglio si parte con la mostra sulla calligrafia e sulla pittura cinese attraverso l’opera di tre artisti contemporanei: Xiao Yunru, Luo Zhongli, Fuqiang. Giovedì Arnaldo Colasanti e i suoi ospiti converseranno sui temi dell’identità cinese rintracciati nelle pagine degli autori letterari contemporanei più significativi. Protagonista della giornata di venerdì, la fotografia di Hu Wucong che testimonia, con grande sensibilità, il momento di passaggio per la regione cinese dello Shaanxi, dalla cultura contadina agli scenari urbani della nuova Cina, processo di trasformazione ancora in atto. Sabato 16 luglio presso le Scuderie Estensi ci sarà una mostra e conferenza dell’architetto Liu Kecheng di Xi’an impegnato in una costante azione di conservazione della memoria storica cinese con una serie di progetti museali che non rinunciano alla ricerca contemporanea.
Lunedì 18 luglio Shi Yuexiang, medico di Canton, illustrerà una nuova tecnica di agopuntura, che consiste nell’applicazione degli aghi sui punti cosiddetti “automedicanti”, con un effetto antidolorifico immediato. La sera piazza Plebiscito ospiterà invece la Dinner in Red, una spettacolare cena di cucina cinese all’aperto con 40 tavoli imbanditi per 400 commensali vestiti di rosso in omaggio ai colori del Dragone.
A chiudere la settimana dedicata alla cultura cinese, martedì 19 luglio, piazza Campitelli farà da cornice allo spettacolo “Attrazione Fatale”: tra storia recente, leggende cinesi e celebri arie italiane Roberto Giacobbo racconterà l’abbraccio di Oriente e Occidente nella parabola di vita di una bambina cinese che sognava l’Italia e la sua arte.

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