Gli ideatori, Federico Marchesi e Alessandro Corgna, hanno voluto sin da subito creare un logo dinamico, che fosse in grado di rappresentare una grande forza, con un look moderno e diverso dagli altri scudetti in circolazione. “Un simbolo inconfondibile”, scrivono dalla società calcicistica.
“Alcune delle icone presenti nel logo, prendono spunto dallo scudetto del Monterotondo Calcio, dallo scudetto dell’Eretum, dai simboli della città, dal logo allo stendardo comunale – spiegano dalla Asd Eretum – È nel vecchio stendardo comunale che troviamo la corona in cima, che in questo scudetto è rappresentata dal lettering del nome della Società e posizionata in alto proprio per ricordarla. I tre colli invece, prendono forma con l’obiettivo di richiamare una sagoma storica per una città storica. La croce rappresenta l’incrocio delle due società. La retta orizzontale e quella verticale si incrociano e in quel punto di unione sorgono i colli di Monterotondo simbolo della città. La Torre, maestosa, situata in alto come strumento difensivo della città, in questo caso rappresenta proprio la difesa della squadra, mentre Il giaguaro, simbolo inconfondibile dell’Eretum, è stato ripreso dallo scudetto della stessa Società ed è posto in basso, opposto alla torre per rappresentare l’attacco della squadra. Il Graffio, tocco finale con i tre segni, aggiunge anche velocità e dinamismo allo scudetto”.
L’obbiettivo, è quello di rappresentare una squadra forte, e con grandi basi, che punta al futuro. “Una squadra pronta a vedersi proiettata in alto”.
