Mentana – La gestione dei rifiuti torna alla Gesepu. Porta a porta addio?

A presentare i ricorsi erano state due aziende che avevano partecipato e non vinto: la Diodoro Ecologia srl e la Gesepu. I giudici amministrativi li hanno accolti, annullando tutti gli atti e i provvedimenti impugnati e condannando anche al pagamento delle spese processuali il comune di Mentana difeso dagli avvocati Claudio Giacomoni e Lucia Baraldi.
Era passata appena una settimana da quel primo giugno, giorno in cui la nuova ditta aggiudicataria del bando aveva preso servizio. Tra l’altro in questi giorni non sono mancati i disagi nella raccolta dei rifiuti. Un passaggio di consegne con la Gesepu che fino al 31 maggio aveva gestito la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ci si era arrivati con una piccola forzatura, perché in molti volevano aspettare questa sentenza per fargli prendere servizio, ma dopo alcune sollecitazioni, il comune di Mentana aveva accolto le richieste del privato indicando al primo giugno la data di presa in carico del servizio e al 25 luglio il giorno in cui si sarebbe dovuta avviare la raccolta differenziata “porta a porta”.
Lo scorso 17 giugno il comune di Mentana – in quel momento era ancora sindaco Altiero Lodi – ha impegnato 38 mila euro di spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Il collegio difensivo sarà coordinato dall’avvocato Xavier Santiapichi.
Dopo l’interruzione del contratto, la Gesepu aveva avanzato anche una richiesta di risarcimento danni per un valore di 6 milioni e mezzo di euro e in particolare: 812.026,82 euro più iva per la revisione del corrispettivo del servizio di igiene urbana per gli anni 2009-2014; 4.500.000 di euro per il danno patrimoniale; 864.445,90 euro per fatture scadute emesse a titolo di corrispettivo maturato per lo svolgimento del servizio di igiene; 217.458,73 euro per interessi di varie fatture; 200 mila euro per il danno di immagine subito.

 

Fabio Orfei

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