L’evento prevede interventi a cura di:
– Antonio Ardolino, esperto ricercatore di lingua e cultura Rom
– Pino Zarbo, presidente della Casa dei Diritti Sociali della Valle dell’Aniene
– Thierno Diakite, mediatore linguistico culturale senegalese
– Insegnanti e discenti della scuola di italiano L2 della Biblioteca Comunale
Una giornata importante dedicata alla lingua madre che svolge “Un ruolo fondamentale nella formazione della loro identità”, spiega una nota ufficiale dell’evento. L’indagine operata dall’evento è incentrata sul ruolo della lingua madre per i rom e i sinti dove il territorio non è la base del ruolo identitario. Occorre, e sarebbe necessario, cambiare prospettiva sulla lingua romaní: “La romaní deve passare da realtà ignorata o da problema sociale, a tema linguistico e culturale su cui riflettere e di cui attivare tutte le potenzialità comprese quelle di negoziazione di identità. Molto spesso gli scolari rom e sinti nascondono la loro identità e la loro lingua, non di rado su imput degli insegnanti e delle famiglie di appartenenza. Le conseguenze sono note: abbandono scolastico o rifiuto della propria identità”.