Stefano Santarelli svela il segreto del Castrum: “Noi più di fratelli”

Stefano Santarelli, quest’anno avete vinto per manifesta superiorità rispetto agli avversari. Ora promossi in Seconda Categoria potrebbe qualcuno dei tuoi compagni non seguire la squadra visto che nella rosa ne serviranno venticinque e ora siete trenta. Giusto?

Spero che la società confermi tutti i miei compagni di squadra perché qui al Castrum è il noi che comanda sull’io. Noi siamo amici, una comitiva, ci vediamo anche dopo avere giocato a calcio. Se poi servirà che qualcuno non ci potrà seguire allora credo che stia all’intelligenza individuale delle persone accettare queste scelte. Noi comunque prima che compagni di squadra siamo fratelli”.

In quale ruolo ti esprimi meglio?

“Sono un centrocampista con attitudini offensive, gioco sia al centro che sull’esterno. Quest’anno nel 4-3-3 ho giocato a sinistra nel tridente offensivo”.

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Come è nata la tua carriera da giocatore?

“Ho iniziato a giocare nel Monterotondo per poi passare al Monterotondo Scalo dove sono rimasto per due stagioni. Quindi è iniziata la mia trafila con l’Eretum dove ho giocato cinque stagioni. Poi quando l’Eretum si è scisso con i miei compagni di squadra abbiamo aderito al Castrum dove ci è piaciuto il progetto, dove ci siamo ritrovati tutti, nessuno escluso. Abbiamo tutti insieme deciso di partire dalla Terza Categoria per una questione di correttezza sportiva e al primo colpo siamo saliti in Seconda”.

Cos’è il calcio per te? Quale è stato il gol più bello che ti ricordi di avere segnato?

“Divertimento assoluto, ho un giornata piuttosto intensa. Lavoro e studio contemporaneamente e in più la sera ci alleniamo. Manca poco alla laurea e quindi ora sono molto concentrato. Ricordo bene un gol che ho segnato nel girone di andata contro la Romana Calcio, ho superato un avversario con un dribbling a sombrero e ho tirato al volo segnando, un gol molto bello”

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Segui il calcio professionistico, tifi per quale squadra?

“ Tifo per la Lazio, ammiro molto Biglia, il nostro metronomo,  e tifo insieme al nostro ds Caleca e a Cingolani, mio compagno di squadra. Nel Castrum a tifare Lazio siamo pochi, la maggior parte sono romanisti”.

Se siete tifosi veri come fate a convivere nei derby? Ora arriva quello di Coppa Italia e di campionato?

“Nessun problema, siamo fratelli e superiamo anche la rivalità Lazio – Roma”

di Sergio Toraldo

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