Moronti l’eroe del derby: “Voglio portare l’Eretum Monterotondo in alto”

Non è un caso che quando Perrotti, il tecnico eretino, applica il turn-over a lui rinuncia solo in casi estremi perché Rodolfo Moronti è un attaccante regista e non solo un finalizzatore. Ora si gode il meritato riposo nella città nella quale vive, Sutri, a pochi chilometri da Viterbo, e prepara la missione per l’anno che verrà: “Un obiettivo nella vita è sempre importante metterlo in preventivo – spiega l’attaccante gialloblù che ha deciso il derby con la sua doppietta – e per questo 2018 la mia missione e quella dei miei compagni è quella di arrivare nelle primissime posizioni di classifica. Abbiamo una squadra di qualità che può tranquillamente competere per questo traguardo. Al momento c’è grande equilibrio nel girone A di Eccellenza e la qualità della nostra squadra può portarci molto in alto”. Per Moronti sono due le favorite: “Lo dice la classifica – spiega – Crecas Palombara e Ladispoli sono le più regolari, la Crecas subisce pochi gol e in genere alla fine la spunta la squadra con la migliore difesa. Mi piace anche l’Unipomezia, ha grandi giocatori in squadra”. In casa gialloblù c’è soddisfazione per la vittoria nel derby e per una classifica, sesto posto, che è un ottimo presupposto per entrare nell’Olimpo dei primi tre posti: “L’Eretum Monterotondo può migliorare tanto, abbiamo tanti giovani molto bravi che possono fare ancora un salto di qualità. Devono lavorare molto sia nella parte tecnica che in quella tattica ma ragazzi come Baldinelli, come Bornivelli, Tomassetti e tutti gli altri hanno tutte le potenzialità per andare avanti nella loro carriera”. Non ha citato Riccardo Pasqui perché per lui gli scenari sono davvero importanti: “Mi meraviglio come un giocatore delle sue qualità possa giocare in Eccellenza. E’ un mancino puro ma abile anche nel destro. Copre e spinge sulla fascia, tecnicamente doma bene la palla e ha anche visione di gioco. Tante volte mi domando se un giocatore come Pasqui è in Eccellenza qualche cosa nel nostro calcio non funziona. Lui meriterebbe palcoscenici migliori”. E se lo dice lui, Rodolfo Moronti, ex professionista, occorre dargli credito. Per questo 2018 Moronti continuerà a fare quello che più gli piace, curare la sua attività a Sutri e venire quattro volte la settimana a Monterotondo per allenarsi: “E’ il prezzo che si deve pagare quando si ha una grande passione – spiega – e per giocare con l’Eretum Monterotondo faccio questi chilometri volentieri”. A trentatre primavere Moronti sembra un ragazzino, forza di volontà, sacrificio, voglia di migliorarsi sempre ma prima o poi arriverà il momento del fatidico attaccare gli scarpini al chiodo e allora cosa farà Moronti? “Non credo che farò l’allenatore, ci sono dinamiche in questa attività che non condivido e allora dico che mi piacerebbe restare nel mondo del calcio ma come osservatore di talenti. Lanciare i giovani e prepararli al grande calcio è l’attività che mi piacerà attivare quando smetterò di giocare”. Ma per ora niente, per fortuna dell’Eretum Monterotondo, Moronti segna e gioca da fenomeno, al dopo carriera c’è tempo. 

 

di Sergio Toraldo

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