La faccenda è intricata e, secondo quanto spiega Rosati, la sua agenzia avrebbe dovuto curare solo le esequie del defunto e non le pratiche cimiteriali. Fatto sta che l’imprenditore Innocenzo Morasca, titolare della “Socim srl” non ha ricevuto il pagamento per l’apertura e la chiusura del loculo del funerale organizzato il 27 luglio dello scorso anno.
La Procura sospetta che il cassamortaro abbia intascato i soldi della tumulazione, raggirando la famiglia del defunto, e che abbia fatto seppellire la salma falsificando le carte. Il titolare dell’agenzia funebre si difende e annuncia querele.
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