Stop senza appello dalla Soprintendenza Speciale all’ipotesi di una discarica nei pressi di Villa Adriana

Non ci sono le condizioni per il rinnovo chiesto dalla ditta della cava di Corcolle.

 

Vale la pena ricordare che la DAF  Srl del gruppo Donzelli presentò ricorso al TAR “Contro il fermo lavori richiesto a gennaio dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma guidata da Prosperetti, che richiedeva la verifica delle relative autorizzazioni e il blocco di qualsiasi attività all’interno della ex cava di proprietà Salini, che la DAF  Srl vuole trasformare in una discarica per i rifiuti provenienti dalle aree colpite dal terremoto, ad un passo dalla Villa di Adriano, in una delle zone più importanti del mondo dal punto di vista archeologico, paesaggistico e ambientale, sulle falde acquifere e i pozzi di captazione, a confine col corso d’acqua”, come spiegava il coordinamento associazioni e comitati “Salviamo Villa Adriana”.

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Il 29 maggio anche la Regione Lazio ribadì la contrarietà alla presenza della discarica nei pressi della Villa di Adriano. Un coro di no che vide uniti residenti e associazioni, ne abbiamo parlato qui.

 

“Un no che ci salva da uno scempio inconcepibile, che avrebbe deturpato per sempre la bellezza e la sicurezza ambientale di un sito come Villa Adriana che tutto il mondo ci invidia”. Lo scrive in una nota il senatore del Partito democratico, Bruno Astorre. “Con il parere negativo inviato dalla Sovrintendenza alla conferenza di servizi convocata dalla Regione Lazio, arriva la bocciatura, l’ennesima, all’ipotesi del conferimento dei rifiuti a due passi dal sito patrimonio Unesco, questa volta nella preesistente cava di pozzolana di Corcolle. La storia e la cultura del nostro Paese – conclude il senatore – sono ‘valori’ non negoziabili”.

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