TIVOLI – Legambiente ricorda Peppino Impastato

Il virus non ha fermato la commemorazione in onore del giornalista siciliano che si è svolta sul Lungofiume Aniene, nel rispetto delle misure di sicurezza

Come ogni anno i volontari del circolo di Legambiente di Tivoli, il 9 maggio anniversario della morte di Peppino Impastato, sono intervenuti sul lungofiume per sistemare l’aiula e la stele dedicata al giornalista siciliano vittima della mafia. Il grande parcheggio e la passeggiata sulla sponda dell’Aniene sono dedicati alla memoria del ragazzo che sfidò Cosa Nostra e fu ucciso per le sue battaglie contro il boss Gaetano Badalamenti e, sabato, l’area è stata pulita.

Nonostante il virus ed il rispetto delle necessarie cautele anche oggi – commentano di Legambiente di Tivoli -, come facciamo da tanti anni, abbiamo voluto ricordare, a modo nostro, Peppino Impastato nell’anniversario  del suo assassinio 42 anni fa. Per chi non lo sapesse Peppino era giornalista impegnato contro i mafiosi di Cosa nostra che lo fecero uccidere e cercarono di depistare le indagini con un ridicolo tentativo di farlo passare per terrorista. Ancora una volta abbiamo rassettato l’aiuola che circonda la lapide che la città di Tivoli gli ha dedicato e messo a dimora alcune piantine fiorite. Per noi del Circolo Legambiente di Tivoli, Peppino Impastato resta l’emblema della coscienza e dell’impegno civile, un simbolo dell’opposizione alla criminalità organizzata comunque essa si chiami”.

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