GUIDONIA - Casa Cantoniera tolta alla Protezione civile e assegnata ai pompieri in pensione

La Regione Lazio ha affittato il fabbricato di via Tiburtina a 152 euro al mese. Per 13 anni ci ha vissuto Costanzo Di Paolo: “Era un rudere, l’ho trasformato in una reggia”

Per tredici anni era stata affidata in custodia dai carabinieri all’allora “numero uno” della Protezione Civile guidoniana, fino a quando fu dichiarato abusivo e messo alla porta. Oggi la Regione Lazio concede la Casa Cantoniera di via Tiburtina all’Albuccione alla “Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – Delegazione Roma II”.

Il 2 marzo la Pisana ha stipulato il contratto di sei anni con la Onlus di Protezione civile a canone ricognitorio per l’importo complessivo annuo di 1.832,76 pari a 152 euro e 73 centesimi mensili. Il 26 febbraio 2019 era stata la stessa “Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – Delegazione Roma II” a richiedere la gestione dell’immobile al chilometro 20,317 della via Tiburtina dopo che il 23 novembre 2018 i funzionari della Pisana avevano ripreso possesso del fabbricato adiacente al Centro commerciale “Tiburtino” per destinarlo a servizi.

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In quell’occasione fu messo praticamente alla porta con bagagli ed effetti personali Costanzo Di Paolo, 72 anni, fondatore ed ex presidente dell’associazione “Valle Aniene Volontari Associati”, per 38 anni impegnato nelle emergenze più disparate, dalle alluvioni alle nevicate, fino ai terremoti. Di Paolo era entrato nella Casa cantoniera in virtù di un verbale di affidamento stilato il 14 maggio 2005 dai Carabinieri di Tivoli Terme che gli affidarono in consegna il fabbricato e l’area adiacente. I militari avevano appena arrestato per furto d’energia e danneggiamento di suppellettili e infissi cinque persone, un italiano, un romeno e tre donne della stessa nazionalità: Di Paolo fu scelto come custode affinché la conservasse in modo tale da evitare altre occupazioni almeno fino a quando non fosse stato rintracciato il proprietario al quale riconsegnarla.

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“Da un rudere l’ho fatta diventare una reggia – ricorda il 70enne ex volontario di Protezione civile sfogliando con orgoglio le foto dei lavori – Pavimenti, intonaci, infissi nuovi, autoclave, cancello elettrico, l’area esterna trasformata in un giardino fiorito con annesso orto e frutteto. Alla fine mi ci sono trasferito ad abitare intestandomi anche le utenze, anche perché nel frattempo Anas, Provincia e Regione non rispondevano alle istanze per sapere di chi fosse il fabbricato”.

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