GUIDONIA – Cave senza fidejussioni, stop per 4 aziende

Egidio Santamaria blocca l’attività estrattiva per “C. M. Caucci Mario”, “Fratelli Poggi”, “Società del Travertino Romano” e “Btr”. Il 7 agosto era toccato “Dino Pirandola Srl”, ancora “Btr srl” e “Ditta Petrucci Mariano”.

Scavano con le Fideiussioni scadute o contraffatte: per dirla in parole povere, è come se un’automobile circolasse senza assicurazione.

Per questo oggi, lunedì 7 settembre il dirigente del settore Attività estrattive Egidio Santamaria e il funzionario responsabile del procedimento Paolo Sperandio hanno deciso di fermare l’attività di 4 aziende del travertino a Guidonia Montecelio. Lo stabiliscono le ordinanze numero 9, 10, 11 e 12 emesse rispettivamente a carico di “C. M. Caucci Mario”, “Fratelli Poggi”, “Società del Travertino Romano” e “Btr”. Le quattro ordinanze firmate da Santamaria e Sperandio – trasmesse anche a Regione Lazio e Procura di Tivoli – fanno seguito all’accertamento di violazione degli obblighi previsti dall’articolo 14 comma 1 della Legge Regionale 17/2004 e in particolare alla mancata presentazione, entro i termini stabiliti, della polizza fideiussoria a garanzia dei lavori di coltivazione e completo ripristino ambientale.

Le aziende hanno 150 giorni di tempo, naturali e consecutivi, per conformarsi alle norme di legge ed adempiere agli obblighi ai fini della ripresa dell’attività estrattiva presentando idonea polizza fideiussoria a garanzia del piano di coltivazione e di recupero ambientale. In caso contrario il Comune revoca definitivamente le Autorizzazioni mentre le aree di sedime, nonché quella necessaria, saranno acquisite di diritto gratuitamente al patrimonio pubblico per provvedere al ripristino ambientale a spese dell’inottemperante. La quantificazione del Danno Ambientale sarà effettuata in fase successiva.

Nel frattempo le aziende dovranno custodire le aree e garantire la sicurezza del sito ed il mantenimento dell’equilibrio idrogeologico. A vigilare sarà il Comando dei Carabinieri Forestali di Guidonia Montecelio.

Quattro ordinanze identiche e per lo stesso motivo erano state emesse sempre da Santamaria e Sperandio lo scorso 7 agosto a carico di 4 cave di proprietà di “Dino Pirandola Srl”, “Btr srl” e “Ditta Petrucci Mariano”.

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