PALOMBARA SABINA – Chiede soldi per l’ospedale e per il figlio malato, truffatore smascherato

I vigili urbani denunciano un 50enne che si spacciava per volontario della Onlus “Centro Assistenza Infanzia Leucemia Geriatrica”. Vittime tre donnem sequestrati i 65 euro raccolti

Distinto, affabile e con una “parlantina” convincente. Sul petto un tesserino di riconoscimento di una Onlus impegnata nella lotta alla leucemia. In realtà era un “sola”, uno di quelli che si presenta alle porte delle case spillando quattrini ai malcapitati. Per questo la Polizia Locale di Palombara Sabina ha denunciato per truffa un 50enne di origini napoletane “beccato” sul fatto dopo aver gabbato tre donne nel Centro storico della città.

Tutto è accaduto mercoledì scorso 11 novembre, quando al Comando dei vigili urbani è pervenuta la segnalazione di un uomo che si aggirava nella zona di Castello Savelli e suonava ai citofoni e ai campanelli delle abitazioni. “Sono un volontario della Onlus Cailg, Centro Assistenza Infanzia Leucemia Geriatrica – diceva l’uomo – Ci dà un’offerta?”.

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A quel punto gli uomini diretti dal Comandante Tonino Tabanella hanno raggiunto la zona indicata e bloccato l’uomo accompagnandolo al Comando per accertamenti. Ai vigili urbani il 50enne ha giurato di essere un volontario della Onlus e ha fornito alcuni numeri di telefono non corrispondenti a quelli indicati sul sito.

Sempre dal sito gli investigatori hanno scoperto un avviso diramato dalla Cailg. “Attenzione!!!!!! – si legge . L’Associazione informa che l’iniziativa di raccolta fondi è destinata solo per le finalità dell’Associazione e non per gli ospedali italiani”. Nello stesso avviso vengono indicati i nomi del volontari autorizzati ad effettuare face to face, sottolineando di chiamare le autorità locali nel caso in cui un sedicente socio non presente nella lista vada a casa delle persone a nome della Onlus.

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A quel punto i vigili urbani hanno individuato tre donne alle quali il 50enne aveva fatto “visita” ottenendo soldi. Le vittime hanno riferito di essere state abbordate in due diverse modalità: in un caso l’uomo ha chiesto soldi per l’ospedale, in un altro per il figlio malato di tumore.

La Polizia Locale ha sequestrato i 65 euro raccolti.

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