Coldiretti Lazio – Appello ai pastori: “fondamentale certificare l’abbacchio romano”

Per tutelare i consumatori

“E’ fondamentale certificare i prodotti per offrire ai consumatori una maggiore garanzia sulla provenienza della carne e per difendere una delle poche eccellenze Igp (Indicazione Geografica Protetta) della nostra regione, quale è l’abbacchio romano”.E’ l’appello del presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, agli allevatori che possono certificare i loro prodotti.

“Un processo imprescindibile – aggiunge Granieri– che offre una maggiore sicurezza a chi acquista, perché il marchio Igp assicura che sia stato adottato un disciplinare approvato dalla Comunità Europea per tutelare la tradizione territoriale in tutti i passaggi della filiera, che sono stati sottoposti ad un monitoraggio continuo”. 

Un appello viene rivolto anche ai consumatori. “Un segnale a cui i consumatori devono prestare attenzione – prosegue Granieri– è l’etichettatura, che deve essere chiara e provvista del contrassegno del logo comunitario dell’Igp”. 

Il Lazio conta circa 40 mila aziende ovine e può vantare complessivamente 65 prodotti con indicazione geografica. Questo consente alla nostra regione di collocarsi al quinto posto su scala nazionale per numero di prodotti riconosciuti.

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“Gli allevatori devono quindi certificare l’abbacchio romano – conclude Granieri– affinché gli venga attribuito il marchio Igp. Una tutela verso loro stessi e i loro diritti, oltre che una garanzia e una forma di correttezza nei confronti dei consumatori. Un vero e proprio atto di responsabilità per tutelare l’intera filiera e le tradizioni territoriali, difendendo così uno dei pochi prodotti Igp, che vanno preservati nel Lazio”. 

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