Venerdì 20 novembre si è svolto l’incontro tra il Distretto socio sanitario, rappresentato dal vice sindaco con delega ai servizi sociali del Comune di Olevano Romano, capofila del Distretto, la coordinatrice dell’ufficio di Piano dott.ssa Elisa Sterbini, e le OO.SS confederali, Cgil Rieti Roma EVA, Cisl Roma Capitale Rieti e UIL Lazio, con le rispettive categorie dei Pensionali SPI Cgil, FNP Cisl di Roma Capitale e Rieti e Uil Pensionati e della Funzione Pubblica.
Nel corso della riunione si è stabilito di rimodulazione i servizi del Distretto l’utilizzando le risorse disponibili e le economie di gestione per ridurre le liste d’attesa sull’assistenza domiciliare.
In base ai dati forniti dal Distretto alle Organizzazioni Sindacali, su 77 utenti che hanno avuto accesso alla prestazione sociale ve ne sono 34, di cui 30 anziani, tuttora in attesa di ricevere il servizio pur avendone i requisiti.
Nell’ assistenza educativa invece privi dell’accesso alla prestazione vi sono 8 utenti (7 minori disabili e 1 adulto con disturbi psichiatrici).
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che dalla primavera scorsa, il Centro Diurno per disabili è stato chiuso in seguito alle disposizioni del Governo per il contenimento della pandemia Covid 19. Dalla chiusura e dalla rinuncia alle prestazioni in atto da parte di alcuni utenti preoccupati dei contagi, sono stati realizzati risparmi, attualmente in corso di quantificazione; di tali risparmi se ne è proposta l’utilizzazione per lo scorrimento delle liste d’attesa.
Tale proposta verrà sottoposta alla conferenza dei sindaci del Distretto, composto da 31 comuni, molti dei quali al di sotto dei mille abitanti e con una forte presenza di anziani, dopodichè gli uffici potranno attivare lo scorrimento delle graduatorie basato su fattori socio-economici e di valutazione dell’equipe socio-sanitaria.
Nel corso dell’incontro, su proposta delle OO.SS, si è hanno definito un percorso per un protocollo da sottoscrivere anche con le cooperative sociali che preveda in presenza di disposizioni legate al contenimento del Covid 19, la rimodulazione dei servizi, assicurando prestazioni sociali agli utenti, la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori degli Enti gestori dei servizi.