GUIDONIA - Voragini in Centro, quali sono le cause?

Il consigliere comunale del Partito democratico Mario Lomuscio interroga il sindaco Michel Barbet sugli sprofondamenti di via Archita da Taranto e via Chiorboli. “Voglio sapere in un mese cosa avete fatto”

Due voragini aperte nel raggio di 200 metri a distanza di pochi mesi l’una dall’altra. Accade nella zona storica di Guidonia Centro, quella costruita da Benito Mussolini. Due voragini che preoccupano i residenti e per le quali oggi, martedì 5 gennaio, il consigliere comunale del Partito democratico Mario Lomuscio ha presentato un’interrogazione al Sindaco Michel Barbet, al Presidente del Consiglio Comunale Loredana Terzulli, all’Assessore e al Dirigente ai Lavori pubblici Antonio Correnti ed Egidio Santamaria.

Lomuscio fa riferimento innanzitutto all’evento straordinario verificatosi nei mesi scorsi, quando sul manto stradale di via Chiorboli si era aperta una vera e propria voragine, di modeste dimensioni per larghezza ma di notevole profondità. Condizione che determinò la chiusura della strada per alcuni giorni. Il democrat ricorda anche che lo scorso 9 dicembre un evento simile si è verificato in via Archita di Taranto, sempre nel quadrante di Guidonia centro, con un’altra voragine di notevoli dimensioni, circa dodici metri quadrati e profonda dieci metri che aveva letteralmente “inghiottito” una vettura.

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“Nella seduta di commissione Lavori Pubblici dell’11 dicembre 2020 – scrive Lomuscio – chiedevo anche all’assessore di affrontare la questione delle voragini. Sollecitando approfondimenti e studi volti a capire le fonti di questi fenomeni. Sempre in sede di commissione l’Assessore Antonio Correnti riferiva di aver intenzione far effettuare proprio uno studio per comprendere le cause di questi spiacevoli e pericolosi accadimenti. Vorrei sapere tutte le attività amministrative e non espletate dall’Ente dal 9 dicembre 2020 ad oggi e in particolare, i risultati della perizia, ossia le conclusioni rassegnate nell’elaborato tecnico preannunciato dall’assessore in commissione”.

“Considerato il gran numero di abitazioni ivi presenti – aggiunge Lomuscio – risulta di massima urgenza e necessità capire analiticamente le cause di quanto verificatosi e dunque intervenire, ovvero prevenire. Il tutto al fine di evitare eventuali ulteriori fenomeni come quelli oggetto della presente interrogazione o limitarne gli effetti”.

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