Vaccini in farmacia! Ci siamo

La somministrazione contemplata all’interno del Decreto Sostegni all’approvazione del governo della repubblica

Mario Draghi lo aveva annunciato nel suo discorso di insediamento: “Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private”. Dei 32 miliardi previsti nel Decreto Sostegni che il Consiglio dei Ministri varerà oggi, ben cinque saranno destinati esclusivamente alla campagna vaccinale e al rafforzamento delle cure: 2 miliardi e 800 milioni per l’acquisto di vaccini e medicinali, 400 milioni per la struttura di Figliuolo, 350 milioni per la campagna vaccinale, comprese le indennità per i farmacisti coinvolti, e interventi per ospedali, medici e infermieri. Altri 200 milioni verranno poi destinati per l’incentivazione della produzione dei vaccini in Italia. In questo piano quindi saranno abili e arruolati anche i farmacisti. La norma si prevede dentro il Decreto Sostegni (ex Ristori) previsto di approvare oggi, venerdì 19 marzo. I bene informati fanno trapelare che la norma dovrebbe introdurre il requisito della formazione a fare le iniezioni garantito da un corso che molti farmacisti già hanno già effettuato.
Cinquemila farmacisti hanno già superato il corso. Per altri duemilaottocento è ancora in svolgimento.
Del resto ci sono novantacinque ore da recuperare. È il tempo in cui il vaccino Astra Zeneca è stato sospeso. La rete delle vaccinazioni ha quindi un motivo in più per estendersi e diventare più capillare. Ed è per questo che il governo della repubblica ha inserito altri cinque miliardi sul piano vaccini con l’indirizzo di arrivare a cinquecentomila dosi al giorno. Aumentano così i vaccinatoriNel Regno Unito è pratica consolidata, ma da questa settimana anche in Francia, come pure in Danimarca, Irlanda, Grecia, Norvegia, Svizzera e Portogallo.
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