La storia di Sonia, disabile, un imprenditore la ferma e le regala una carrozzina elettrica

La donna ospite della Comunità Agape di Tor Lupara. "Mi ha detto, ho visto quanto fatichi, non sono soldi sprecati ma un investimento"

L’ha osservata per tanto tempo, notando gli sforzi che faceva per percorrere alcuni tratti di strada. Poi un giorno l’ha fermata e gli annunciato una donazione che ti cambia la vita: “Voglio regalarti una carrozzina elettrica”. Il bel gesto arriva da Tor Lupara, dove un piccolo imprenditore del posto ha voluto regalare il macchinario a Sonia Reppucci, ragazza disabile che abita nella comunità Agape di via Primo Maggio, 37. Quasi ogni giorno esce e arriva sulla via Nomentana per sbrigare le varie commesse, ma anche per andare a prendere una boccata di ossigeno. Ovviamente ogni dosso, ogni tratto in salita e ogni imprevisto diventava un ostacolo insormontabile da superare con la carrozzina manuale.
Sonia è molto conosciuta anche perché nel recente passato ha combattuto una dura battaglia per entrare a far parte di quella “famiglia”.
“Con la sedia manuale percorrevo da sola il tratto di strada che va da via Primo maggio alla via Nomentana e nonostante le continue offerte di aiuto ho sempre preteso di percorrere da sola la strada – spiga Sonia – Un giorno però mi si è avvicinato questo signore che mi ha voluto parlare da solo, in disparte. Mi ha detto che erano mesi che osservava con quanti sacrifici e volontà percorrevo la strada e che in accordo con la moglie mi voleva regalare una sedia elettrica per aiutarmi. Io gli ho detto subito che forse non sapeva quanto costava, perché stiamo parlando di migliaia di euro, ma lui mi ha risposto che non mi dovevo preoccupare di questo, perché nella vita si sprecano tanti soldi e invece questo era una sorta di investimento che mi pregava di accettare”.

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Sonia all’inizio era un po’ titubante, perché questo tipo di acquisto lo fa la Asl che però le aveva ben spiegato come in questo periodo sarebbe stato impossibile affrontarlo visto che già la spesa per l’assistenza domiciliare è consistente. Così ha deciso di parlarne prima con la coordinatrice e poi ha dato il via libera ai donatori che le avevano chiesto di rimanere anonimi. Nel giro di due settimane e su sua richiesta, la carrozzina è arrivata proprio il giorno del suo quarantaquattresimo compleanno il 22 aprile.
“Spero di non farli arrabbiare, ma vorrei gridare al mondo intero il nome di questo benefattore e della moglie: sono Ferruccio Virgili e Loredana Di Gennaro – spiega ancora Sonia Reppucci – E’ stato davvero molto bello quando sono venuti qui in comunità e abbiamo scartato insieme la carrozzina. Abbiamo fatto qualche giro di prova nel viale, sicuramente di dovrò prendere un po’ la mano perché è molto sensibile, ma adesso veramente faticherò molto meno e soprattutto starò più sicura quando cammino per strada. A volte mi basta uscire a prendere un gelato per svagarmi, ma rischia di diventare una bella fatica invece di un piacere”.

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Tre anni fa Sonia ha portato avanti una vera e propria battaglia per entrare nella comunità Agape. Ha manifestato davanti al comune di Mentana dove era residente, per poter ottenere l’impegno del sindaco. Alla fine la sua richiesta è stata esaudita.

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