Democrazia con una mano dietro la schiena. C’è stato un incremento del 132% di porno-pedofilia. L’anno in questione è il 2020. Il raffronto è con l’anno precedente.
Ma il problema è anche per il rapporto tra libertà e poteri: i diritti debbono essere riscritti. La nuova fase pandemica di restrizioni per ciascuno obbliga a un ripensamento sulla garanzia dei diritti.
Le trasformazioni evidenti dei rapporti tra cittadino e tato danno una nuova luce alla funzione della Privacy. Su questo caposaldo si è costruita la relazione del Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, stamattina, venerdì 2 luglio, per l’anno 2020. Ma in età pandemica si è creata una “deroga dall’anomia”. La democrazia – ha detto sempre Stanzione – deve così lottare con una mano dietro la schiena.
”La protezione dei dati – ha detto Stanzione – si sta dimostrando anche e sempre più determinante per un governo sostenibile della tecnica … La democrazia non degeneri, in altri termini, in algocrazia”.
Ma poi arrivano i dati pesanti. C’è stato un incremento del 132% di porno-pedofilia. L’anno in questione è il 2020. Il raffronto è con l’anno precedente. Tutto questo coincide anche con la crescita del 77% di vittimizzazioni per cyber bullismo e furto d’identità digitale. C’è bisogno di responsabilità collettiva sui minori, sono i più vulnerabili nel web