La pagina nera dell’America

Il 26 luglio, gli Usa dichiarano l’embargo su tutti i prodotti giapponesi e confinano italiani e tedeschi in California.       

E’ vero l’attacco su Pearl Harbor è stato attuato senza dichiarazione di guerra e ciò porta il presidente Franklin Delano Roosevelt a definirlo, nel suo discorso alla nazione, come Day of infamy “giorno dell’infamia”. E’ anche vero che l’operazione era stata “annunciata” dall’Ammiraglio Isoruku Yamanoto, che descrive in un suo libro quello che i giapponesi realizzeranno del Pacifico. Mesi dopo gli Usa nell’infinita guerra con i nipponici, il 26 luglio 1941  in risposta all’invasione giapponese dell’Indocina meridionale, dichiararono l’embargo su tutti i prodotti petroliferi, sui metalli e su altre merci strategiche e il congelamento di tutti i beni giapponesi sul proprio territorio. La risposta del presidente del New Deal è violenta e porta alla  deportazione nel 1942 dei cittadini nippo-americani ma anche italiani e tedeschi in diversi campi di concentramento, tra cui quello di Manzanar, in California, avvenuta con l’ordine esecutivo del presidente Roosevelt due mesi dopo l’attacco a Pearl Harbor del 7 dicembre 1941.

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