Cinquestelle, ‘qualcosa è cambiato’

Il dibattito sulla riforma della Giustizia ha smantellato la rigidità dell’impostazione che fu di Beppe Grillo

 

Sulla riforma della Giustizia la fronda non è solo in maggioranza a causa dei Cinquestelle. C’è inquietudine anche nello stesso mondo che avrebbe essere consultato per un passaggio così importante. Risponde Giuseppe Conte all’Ansa: “Non possiamo presentarci e svolgere l’attività politica, istituzionale e di governo se ogni volta dobbiamo passare per il voto sul web”.

La dichiarazione pragmatica segna un punto di svolta nella logica grillina e sicuramente rappresenterà un precedente importante. E poi, sempre Conte, abbatte anche un altro dogma del movimento: il famoso “uno vale uno”.

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L’ex premier ha detto ancora: “Quando ragioniamo di queste cose, come la giustizia, vi dovete fidare di chi ha le competenze. Bisogna partire dalla conoscenza tecnica approfondita delle questioni altrimenti andiamo avanti a slogan come tutti gli altri e smettiamo di fare politica. Noi andiamo avanti a competenza e capacità. E cuore”. Messaggio diretto ai parlamentari. Ma è il caso di dire: parla a suocera perché nuora intenda. Tutto il mondo cinquestelle deve fare tesoro di questa nuova acquisizione e cioè che anche nel loro mondo deve valere il principio democratico di delega, ma anche di competenza.

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