Solita scena, case, chiese, edifici storici crollati … il cataclisma non ha risparmiato nessuno
L’istituto geosismico statunitense parla di “allerta rossa”. Potrebbe significare che si deve ancora registrare la morte di migliaia di persone per le successive “scosse di assestamento”, sempre connesse col primo grande fenomeno. Il quadro è quello tipico dopo un cataclisma di questa portata: lotta strenua per salvare i sopravvissuti rimasti però intrappolati nelle macerie. La stima delle squadre di soccorso è ancora di centinaia di persone rimaste intrappolate, riportano i servizi di protezione civile.
Il ministro di Haiti Ariel Henry fa fatto un tweet: “In seguito al terremoto che ha causato enormi danni nel sud, a Grand’Anse e Nippes, ho già mobilitato l’intero team del governo per adottare tutte le misure necessarie con urgenza”.
Immediata la solidarietà degli Stati Uniti da parte del presidente Joe Biden che ha detto di considerare Haiti un paese molto amico degli Stati Uniti. Usaid Samantha Power, un alto dirigente esperto in questo tipo di interventi, è stato mandato dagli States per aiutare nei lavori di recupero.
Ma la preoccupazione si concentra sullo tsunami che le previsioni era dato per prossimo, anche se l’allarme lanciato dallo US Tsunami Warning System è stato ritirato.
