Nuova etichettatura per le lampadine

Classi energetiche per capire i consumi elettrici

Addio segno +

Dopo l’esordio su frigoriferi e televisori, dal primo settembre la nuova etichetta per l’efficienza energetica è apparsa anche sulle lampade vendute in tutta l’Ue. Il cambiamento principale è la rimozione delle classi “A+”, “A++” e “A+++” che avevano reso le informazioni piuttosto confuse per i consumatori.

Tra le maggiori novità della nuova etichetta c’è una classificazione più semplice, con la scala di 7 valori di efficienza energetica – colorata da verde a rosso – da A (migliore) a G (peggiore). Addio quindi alle classi supplementari caratterizzate dal segno +.

Le nuove etichette delle sorgenti luminose evidenziano il consumo di energia in kWh se accese per 1.000 ore. Viene introdotto un QR code che permetterà di conoscere informazioni supplementari sul prodotto.

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Considerando un utilizzo medio di circa 3.000 ore l’anno, una lampadina led ha un consumo di circa 35 kWh  e un costo medio in bolletta di 7 euro l’anno. Con la nuova etichettatura, sarà inserita in classe D o E.

Una lampadina fluorescente ha consumi leggermente superiori: con 41 kWh/anno e 8 euro l’anno, in bolletta finirà in classe F. Un modello alogeno arriva a consumare 123 kWh all’anno, facendo salire il costo medio in bolletta a 25 euro: una lampadina che retrocede in classe G, diventando rosso fuoco.

 

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