La marcia di Hitler verso Mosca

Non aver conquistato quella posizione strategica, fondamentale per la realizzazione dell’Operazione Barbarossa prima dell’arrivo del “Generale Inverno” rappresenta senza dubbio un punto di svolta per l’intero conflitto.

Il due ottobre del 1941 Adolf Hitler, contro il volere ovviamente non formalmente espresso di alcuni generali, decide di dare vita all’operazione Tifone nota anche come la “battaglia di Mosca”. E’ il tentativo della Wehrmacht di conquistare e occupare la capitale sovietica. L’offensiva tedesca viene prontamente bloccata alle porte di Mosca e gli invasori sono anche costretti ad indietreggiare. Nonostante ciò i tedeschi impediscono alla formidabile Armata Rossa di ribaltare il fronte, ma la mancata conquista della capitale è l’inizio della fine per i nazisti. Non aver conquistato quella posizione strategica, fondamentale per la realizzazione dell’Operazione Barbarossa prima dell’arrivo del “Generale Inverno” rappresenta senza dubbio un punto di svolta per l’intero conflitto. Con l’aggiunta della sconfitta della battaglia contro gli inglesi, Adolf Hitler chiede invano alla Luftwaffe del generale Hermann Göring (eroe di guerra nel primo conflitto mondiale) tre giorni di predominio areo per poter indirizzare il conflitto verso Berlino, il cerchio attorno al capo del nazismo ormai si è stretto definitivamente.

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FGI

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