”Il punto debole? I tamponi. Non possono sostituire i vaccini”

Parola del consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi

Green pass solo ai vaccinati o ai guariti dal Covid, non concessi dopo il tampone. Il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi, ordinario di igiene e medicina preventiva, ritiene che per far fronte al rischio quarta ondata della pandemia bisognerebbe intervenire sui tamponi, ”anello debole” della campagna di prevenzione perché garantirebbero una copertura solo al 30 per cento.  “Finora i Green pass hanno funzionato, ma sono convinto che, per la stagione invernale che ci costringe più al chiuso e a contatto con gli altri, bisognerebbe rivederne la concessione limitando la libertà solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid“, ha detto, sentito dal Messaggero.

E questo perché, spiega Ricciardi, ”chi non è vaccinato può accedere ad alcuni luoghi o usare alcuni servizi come i trasporti a lunga percorrenza anche mostrando il tampone effettuato 48 ore prima. Sono dell’idea, invece, che il tampone sia il punto debole del sistema. Non assicura la protezione e la non trasmissione del virus, se non al 30%”. ”Ecco perché”chiude sul punto Ricciardi”, gli accessi ai luoghi pubblici o a quelli di lavoro andrebbero limitati solo ai vaccinati con Green pass, escludendo la possibilità a chi ha un tampone valido”. Sullo stesso tema era già intervenuto su La7 a fine ottobre: “Il green pass dovrebbe essere dato solo ai vaccinati, lo dico da tempo. Mi rendo conto che ci vuole un periodo di transizione, ma ci arriveremo. Questa pandemia durerà mesi se non anni. Non è pensabile fare due tamponi a settimana in presenza di un vaccino sicuro, protettivo, immunogeno che lo Stato dà gratuitamente”.

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