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Contagi e restrizioni non aiutano il turismo

Ma quale uscita dalla crisi? Per gli operatori del nostro nord-est, come succede a livello nazionale, la prospettiva è annullare le pratiche per Natale e Capodanno

Il ritorno dei contagi, la paura, le restrizioni, l’incertezza di passare una vacanza in tranquillità, sta limitando molto le prenotazioni per passare fuori casa le festività di fine d’anno. Gli operatori turistici del nostro territorio, come ci hanno detto, stanno rivivendo un film già visto: alcuni paesi chiusi (vedi l’Austria) e anche in Italia certe zone “tipicamente” natalizie, come certe località in Alto Adige e viaggi annullati. Eppure, dopo un tiepido successo nella stagione estiva, si sperava che il peggio fosse alle spalle, invece ci si rende conto che la normalità è ancora lontana. E allora? Certi operatori consigliano di tenere ancora a bada la grande voglia di viaggiare, dopo due anni di stop, e di pensare anche a mete più lontane a cominciare dalla primavera. E c’è chi guarda con sempre maggiore interesse al territorio e alle eccellenze locali: ci si sta ad esempio organizzando e lavorando sul progetto della DMO, Destination Marketing Organization Tivoli e Valle dell’Aniene, di cui appunto la città tiburtina è il comune capofila. È stato vinto in proposito il bando della Regione Lazio, con un finanziamento di 120mila euro, che arriveranno a 150mila considerando gli altri attori partecipanti, pubblici e privati (oltre una trentina).

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