decreto legge 21 gennaio

Le misure urgenti del decreto-legge di oggi 21 gennaio

Il Governo interviene soprattutto per far fronte al caro bollette per imprese e famiglie. Con le risorse già stanziate, si mettono a disposizione 5,5 miliardi di euro sul primo trimestre 2022

Con il decreto-legge varato oggi 21 gennaio dal Consiglio dei Ministri, il Governo interviene per far fronte al caro bollette. L’esecutivo era già intervenuto sul primo trimestre 2022 stanziando 3,8 miliardi al fine di mitigare il rincaro del costo dell’energia, in particolar modo per le famiglie. Con il provvedimento odierno, interviene nuovamente con un ulteriore 1,7 miliardi, un totale nel periodo gennaio/marzo 2022 di 5,5 miliardi. Questo intervento nello specifico è maggiormente mirato a sostenere il mondo delle imprese. Il contenimento dei costi è legato all’azzeramento degli oneri di sistema per il primo trimestre e con il contributo d’imposta per le aziende energivore, che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2019.

Una misura che tassa le fonti rinnovabili

Il decreto per contenere i costi “si avventa” sugli extraprofitti delle rinnovabili che pagano lo scotto di essere tali. Ovvero, la norma vincola che gli operatori al momento produttori di energia senza sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo dell’energia, versino una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi ante-crisi. Palazzo Chigi parla di una logica emergenziale e di un intervento di durata limitata (sarà).

Secondo quanto stabilito, a partire dal primo febbraio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, sull’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia, non dipendenti dai prezzi di mercato, nonché sull’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonte idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a meccanismi di incentivazione tariffaria per differenza, è applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia affidato al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.