Istituti Tecnici

Difendere gli istituti tecnici dei nostri ragazzi

Eppure, ancora cattive notizie per la sorte di uno tra questi, fiore all’occhiello nel nostro territorio, l’Olivieri di Tivoli, i cui ragazzi sono nomadi in cerca di una sede adeguata. Pensare che il Pnrr dà priorità a questo tipo di scuole che nel nostro caso non trovano protettori…

Come avrete sicuramente letto qualche giorno fa su Tiburno.tv, gli studenti dell’Istituto Tecnico Olivieri, la cui sede di Tivoli è stata chiusa per problemi di staticità il 13 settembre dell’anno passato, continueranno ad essere nomadi presso altre scuole della zona. E non avranno la possibilità di usare in tempi brevi i laboratori che, per i ben 7 indirizzi, sono fondamentali alla loro formazione e un aggancio essenziale con le aziende del territorio, che potrebbero rappresentare il futuro per tanti ragazzi. Le previsioni di avere una scuola, se pure in strutture di edilizia leggera in zona Villa Adriana, non sono al momento realizzate e  manca la tempistica di quando lo saranno (si parlava della prossima primavera), perché nel frattempo sono cambiati due elementi: la giunta della Città Metropolitana e persino l’area di destinazione originariamente individuata, ora più ampia ma soggetta anche al via libera della soprintendenza archeologica. Dunque si prospettano lunghi mesi affinché ragazzi e insegnanti possano ritornare a una sorta di normalità e soprattutto possano imparare e sperimentare in concreto le loro abilità professionali: se ne riparlerà per il prossimo anno scolastico? La domanda nasce davvero spontanea.

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 Intercettare le risorse europee, anche per l’Olivieri: perché no?

In tutta questa storia non tinta di rosa, c’è forse una nota che può fare intravedere una dinamica in grado di accelerare per quanto possibile gli eventi di questa sfortunata vicenda scolastica. Il nuovo vicesindaco di Città Metropolitana di Roma Capitale, cui compete la gestione delle scuole superiori, è Pierluigi Sanna, che non solo sostituisce il sindaco negli “affari” della provincia romana, ma tra le sue deleghe ha quella legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo dovrebbe dare una spinta a intercettare e ricevere quanto prima le risorse previste da tali fondi europei che, proprio per gli istituti tecnici superiori, riguardano una cifra dedicata di 1,5 miliardi. Un finanziamento non da poco, poiché lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha sempre parlato, nella Missione 4 del Piano (quella relativa a scuola e ricerca) della priorità di interventi verso tali tipi di scuole, per formare figure tecniche altamente specializzate. Ovvero di persone di cui il nostro territorio e l’Italia intera ha profondamente bisogno. Insomma, istituti tecnici da non considerare scuole di categoria B, ad esempio rispetto ai “licei”, come ancora fanno in molti (ma noi di zona la sappiamo bene, la loro valenza).

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Ultimo appunto per ricordare meglio la posta in gioco. La Missione 4 del Pnrr qui sopra citata prevede nella sua totalità un investimento di quasi 31 miliardi di euro e il ministro dell’Istruzione Bianchi ha sottolineato più volte la sua intenzione di rilanciare gli istituti tecnici con 17 miliardi di finanziamenti europei, perché incarnano tradizione e innovazione. Dunque, le declinazioni ottimistiche sull’argomento ci sarebbero, così da non ritenere peregrina la speranza che il vicesindaco Sanna, impegnato sul fronte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, faccia del suo meglio nel ripristinare quanto prima le attività dell’Istituto Olivieri dandogli la piena dignità che merita. Ce lo aspettiamo tutti.

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