I dati del ministero dell’economia sono fantastici, (quasi) tutto rose e viole, ma secondo l’Istat c’è una grande spina. A gennaio l’indice di fiducia delle imprese subisce un deciso ridimensionamento scendendo al valore più basso degli ultimi nove mesi. Questo, per l’istituto di statistica, è legato in particolare alle flessioni di alcuni comparti, come il turismo ma anche quelli di trasporto e magazzinaggio.
C’è qualche segnale positivo che arriva dal commercio al dettaglio e in particolare dal settore delle costruzioni, dove si attende un avanzamento nell’occupazione. Nonostante questo, pure la fiducia da parte dei consumatori registra un calo, più contenuto rispetto a quello per le imprese: le famiglie sono avvilite per diversi fattori. Si rendono conto che la dinamica economica è un poco migliorata, ma i contagi che non si arrestano e i rincari sempre più pressanti sulla spesa quotidiana (dalle bollette al supermercato), con redditi di continuo limati dall’inflazione galoppante, intaccano l’ottimismo per il futuro.