Sono arrivati insieme alle mamme, mentre i papà sono rimasti in patria per combattere al fronte contro l’invasore russo.
E’ la storia di quattro bambini ucraini che hanno trovato rifugio dai nonni, da anni insediati a Guidonia Montecelio, e sono stati accolti presso l’Istituto comprensivo “Giuseppe Garibaldi” di Setteville.
I primi ad arrivare in aereo a Guidonia sono stati due gemellini di Leopoli, fratello e sorella di appena sei anni, giunti in Italia insieme alla mamma per raggiungere la nonna materna che vive da tempo nella Città dell’Aria.
Il preside Luca Santella ha inserito i piccoli in una classe prima elementare, dove hanno trovato il calore dei compagni e delle rispettive famiglie ad accoglierli. Un’accoglienza coordinata con l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune Rosaria Morroi che si è subito attivata per garantire anche il servizio mensa gratuito.
Stesso servizio e medesima calorosa accoglienza per altri due fratellini ucraini, uno di 9 anni inserito in quarta elementare e l’altro di 13 inserito in terza media. Anche loro sono arrivati insieme alla mamma dopo un lungo viaggio in auto col nonno e la nonna, partiti dal Bivio di Guidonia alla volta del confine tra Ucraina e Polonia per far ritorno nella loro abitazione nella terza città del Lazio.
“I nuovi quattro alunni di Setteville – spiega l’assessore Morroi – sono stati accolti dai compagni con un quaderno di benvenuto e regali assicurati delle famiglie italiane. Facciamo il possibile per creare uno spazio di normalità, si tratta di bambini letteralmente strappati dalle loro case e dalle loro scuole, fuggiti senza niente se non qualche soldo e i documenti”.
Domenica i due gemellini di sei anni sono stati invitati al palazzetto dello sport per la partita di basket di serie C femminile tra le “leonesse” di Guidonia e la Stella Azzurra Roma.
“Facciamoli sentire a casa”, è l’appello dell’assessore Rosaria Morroi.