TIVOLI – Ponte della Pace, Quintiliolo e Strisce Blu: parla il sindaco Proietti

Intervista al primo cittadino: “Gli incendi? In questo periodo ci sono ovunque. Quintiliolo? Riapre a luglio 2023. Sosta a pagamento? La chiedono i commercianti”

Dal Ponte della Pace alla strada di Quintiliolo, passando per l’ampliamento del numero di parcheggi a pagamento.

Il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti racconta la sua verità in una lunga intervista al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv rilasciata mercoledì 20 luglio, 48 ore dopo l’incendio che ha danneggiato il Ponte della Pace e ne ha determinato la chiusura.

Sindaco Proietti, a leggere i commenti sulla Rete i tiburtini sembrano arrabbiatissimi con lei per l’andamento della sua amministrazione.

L’incendio di lunedì pomeriggio al Ponte della Pace sembra essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sfiducia.

Lei cosa ne pensa e quali risposte darà rispetto alla riapertura del Ponte della Pace?

“Intanto devo dire che io sono stato votato da migliaia e migliaia di cittadini, non so quante siano queste manifestazioni di sfiducia sulla Rete. Io sono stato eletto sindaco col 65% delle preferenze dei votanti, non so quante migliaia e migliaia siano le espressioni di sfiducia di cui lei mi sta parlando.

Per quanto riguarda il Ponte della Pace, credo che lei legga qualche giornale o veda qualche telegiornale in tv: non mi pare di poter rilevare che in questo periodo gli incendi ci siano stati soltanto a Tivoli …”.

Assolutamente no…

“E non parlo della provincia di Roma, non parlo dell’Italia e non parlo soltanto dell’Europa. Quindi non so cosa possa voler dire che c’è stato un incendio, tra l’altro divampato su terreno non di proprietà comunale.

A tal proposito, vorrei dire che venerdì scorso (15 luglio, ndr) si era tenuta una seduta del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile per la prevenzione incendi e il problema siccità alla presenza del Responsabile della Protezione Civile comunale andrea Di Lisa, di tre associazioni e del Comandante della Polizia Locale Antonio D’Emilio. Inoltre, come tutti gli anni, avevo emanato un’ordinanza per contrastare gli incendi che faceva obbligo a tutti i proprietari, pubblici o privati, di sfalciare le erbe nei terreni.

Tant’è che la Polizia Locale ha sanzionato decine di proprietari di terreni incolti che non hanno provveduto alla bonifica e sta continuando a sanzionare”.

Scusi Sindaco, le sanzioni sono state elevate prima dell’incendio di lunedì al Ponte della Pace?

“Assolutamente sì. Fino ad oggi (mercoledì 20 luglio, ndr) ne sono state elevate 31”.

La Polizia Locale ha elevato sanzioni anche sulla sponda destra del fiume Aniene, dove è divampato l’incendio di lunedì pomeriggio che ha distrutto il Ponte della Pace?

“Questo non glielo so dire.

Sa, Tivoli ha qualche chilometro quadrato di territorio. Su quella sponda le proprietà sono soprattutto di Enti pubblici, tipo Enel, Rete Ferroviaria Italiana, Acea. Non è per scaricare le responsabilità, ma io ho emesso l’ordinanza a giugno e sono state elevate molte sanzioni, abbiamo anche la fotografia di dove si è originato l’incendio. Ora stiamo appurando quali sono i danni riportati dalle componenti strutturali del Ponte che sono state interessate dalle fiamme.

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Sinceramente non capisco la polemica in questo orizzonte, in questi giorni di incendi in Italia e in Europa. Capisco però che un incendio sia sempre importante, capisco che abbia interessato una struttura importante …”.

Sindaco, il problema è proprio questo …

“Lo so, ma quando si protesta si potrebbero dare anche alcuni suggerimenti… Lei fa il giornalista…”.

Sindaco, il problema è che la chiusura del Ponte della Pace si somma alla chiusura di via di Quintiliolo.

A proposito, Quintiliolo come sta messo?

“L’intervento di messa in sicurezza è un procedimento concordato tra Comune di Tivoli, Città Metropolitana e Regione Lazio. La Regione Lazio ha stanziato 750 mila euro che ha assegnato a Città Metropolitana, soggetto realizzatore dell’intervento perché la frana si è verificata quasi all’incrocio con la strada provinciale per Marcellina.

La consigliera comunale Manuela Chioccia, delegata alla Viabilità di Città Metropolitana, mi ha comunicato che entro martedì della prossima settimana sarà pronto il progetto definitivo …”.

Una buona notizia…

“Sì, si chiama definitivo ma non è quello esecutivo. Tenga presente che quello è un intervento molto complesso. Il comune di Tivoli in questi due anni si è fatto carico di eseguire tutte le indagini e le perforazioni geologiche.

Lei consideri che sotto l’asfalto non c’è niente, sembra un ponte per una lunghezza di una decina di metri perché tutta la roccia che sorreggeva l’asfalto è franata. Voglio rivelarle anche una cosa …”.

Quale?

“Tempo addietro avevo ricevuto l’offerta di un grosso imprenditore tiburtino intenzionato a farsi carico della spesa. Ebbene, quando gli ho comunicato che si trattava di un intervento che prevedeva palificazioni geologiche e secondo un nostro calcolo sarebbe costato 550 mila euro, sa lui come mi ha risposto?”.

Come le ha risposto?

“Io credevo che fossero sufficienti 15, 20 mila euro”. Questo per dire che prima di parlare bisogna conoscere le questioni”.

Sindaco, veniamo al sodo: che tempi si prospettano per Quintiliolo?

“Secondo quanto mi dice la consigliere Manuela Chioccia, entro dicembre la Città Metropolitana espleterà la gara europea e i lavori dovrebbero essere conclusi entro luglio del 2023. Si tratta di un intervento complesso con palificazioni profonde che prevede la messa in sicurezza dell’incrocio.

Lei consideri che chi proviene da Marcellina in direzione Tivoli attualmente non lo può svoltare a sinistra e scendere per Quintiliolo perché la strada è troppo stretta. A monte della strada provinciale c’è la ferrovia, quindi la carreggiata non si può allargare.

Lo stesso vale per chi sale da Quintiliolo e volesse andare verso Marcellina: anche in questo caso attualmente non può effettuare quella manovra di svolta a sinistra sulla strada provinciale”.

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Sindaco Proietti, torniamo al Ponte della Pace. A maggio scorso la ditta vincitrice della gara ha rinunciato all’appalto da 350 mila euro per la riqualificazione della pavimentazione in legno.

Ora che succede?

“Per il Ponte della Pace avremmo dovuto avviare i lavori a dicembre 2021, ma il Consiglio comunale decise di posticiparli a seguito della richiesta di un consigliere in Consiglio comunale di rinviare l’intervento a dopo la chiusura delle scuole.

Si pose giustamente la domanda: “Perché costringere ad un giro lunghissimo durante l’anno scolastico centinaia di ragazze e ragazzi che frequentano l’istituto Volta e Liceo Artistico di via Sant’Agnese?”. Ne presi atto condividendone la motivazione e decidemmo in Consiglio comunale di rinviare i lavori.

Quindi, la rinuncia dell’impresa non è stata motivo di ritardo: il mancato inizio dei lavori è dipeso esclusivamente da una richiesta avanzata in seduta pubblica di consiglio comunale per non costringere i ragazzi a fare il giro lungo durante l’anno scolastico”.

Sindaco, il Comune ha i 350 mila euro già stanziati per i lavori non eseguiti al Ponte della Pace: ora che succede?

“Tenga presente che l’incendio c’è stato lunedì pomeriggio e che martedì c’è stato un primo sopralluogo da parte del dirigente comunale ai Lavori pubblici e del responsabile per la sicurezza di tutte le strutture di proprietà comunale per verificare non la quantità esatta ma che tipo di danni siano stati arrecati alle componenti del ponte interessate dalle fiamme.

Quindi ancora non sappiamo quali sono i danni per cui non so dire quanto tempo ci vorrà per il ripristino del Ponte.

Capisco che ci sia comprensibilissima ansia di avere notizie, però non si può andare dietro a chi dice: “Ancora non si sa quando riaprirà”. Certo che non si sa, ancora dobbiamo verificare: una roba del genere non si fa in 12 ore”.

Sindaco Proietti, veniamo all’ampliamento delle Strisce Blu: sembra che i tiburtini non gliele perdonino.

“Intanto ci sono alcuni tiburtini che me le hanno richieste …”.

I commercianti …?

“Certo, parlo di commercianti di alcune zone non parlo dell’associazione commercianti che non si è espressa né pro né contro.

Però in alcune zone i commercianti le hanno richieste …”.

In quali zone?

“Per esempio, quelli di via Acquaregna e via Empolitana le hanno richieste proprio sul parcheggio di Lunganienene Impastato …”.

Che poi sono state sospese …

“Sono state sospese perché dobbiamo incontrare i sindacati territoriali. Tenga presente che il parcheggio di Lunganiene Impastato conta 490 posti auto e noi abbiamo introdotto le Strisce blu su 80 posti, per cui 410 continuavano ad essere bianchi.

La disinformazione è dannosa: che il parcheggio di  Lunganiene sia a pagamento non è vero, soltanto il 15% dei posti sarebbe stato a pagamento e l’85% sarebbe rimasto gratuito”.

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