GUIDONIA – Tmb, il Tar dà ragione a Gualtieri: via libera ai rifiuti di Roma

Respinto l’ennesimo ricorso del Comune: un passo avanti verso l’apertura dell’impianto

Per gli addetti ai lavori l’esito era quasi scontato.

Il Tar del Lazio ha infatti respinto il ricorso del Comune di Guidonia Montecelio finalizzato ad annullare l’ordinanza contingibile ed urgente firmata lo scorso 20 luglio dal sindaco della Città Metropolitana di Roma Roberto Gualtieri per risolvere l’emergenza rifiuti della Capitale autorizzando il collaudo e la messa in esercizio dell’impianto di Trattamento meccanico biologico all’Inviolata di proprietà della “Ambiente Guidonia Srl”, società del gruppo del magnate dei rifiuti Manlio Cerroni.

Stamane, venerdì 14 ottobre, il Tar ha comunicato l’esito dell’udienza tenutasi martedì scorso: con un’ordinanza cautelare i giudici hanno infatti respinto l’istanza dell’amministrazione guidata dal sindaco Mauro Lombardo finalizzata a scongiurare l’arrivo a Guidonia dei mezzi Ama con 600 tonnellate al giorno di indifferenziato, come disposto dal sindaco Gualtieri.

L’ordinanza cautelare del Tar è un provvedimento provvisorio ancora non pubblicato sul sito della Giustizia amministrativa, al quale seguirà nelle prossime settimane una nuova camera di consiglio e l’emissione di una sentenza.

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Al momento è chiaro che il Tar non ha condiviso le ragioni proposte per conto del Comune da parte del 54enne Avvocato romano Xavier Santiapichi, al quale il 31 agosto è stato conferito l’incarico per una somma complessiva di 9.540 euro.

Stavolta l’amministrazione comunale non puntava sul Tmb, consapevole che l’impianto rifiuti è già passato al vaglio della magistratura penale e amministrativa e che la sua costruzione in via dell’Inviolata è legittima.

Nodo del contendere del ricorso al Tar è verificare la legittimità dell’ordinanza di Gualtieri.

Era stato lo stesso sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo a spiegare le ragioni dell’Ente in un comunicato stampa dello scorso 27 luglio, dopo che il Consiglio comunale di Guidonia Montecelio aveva ufficializzato la sua contrarietà all’apertura straordinaria ed emergenziale dell’impianto Tmb.

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È stata data da parte del Campidoglio e dell’Ama Spa come unica soluzione, emergenziale ed urgente, alla crisi dei rifiuti romani il ricorso al Tmb di Guidonia – aveva detto due mesi fa il sindaco Lombardo – Hanno scelto, quindi, di utilizzare una struttura di un altro Comune ancora priva del collaudo definitivo, il cosiddetto collaudo a caldo.

Il Tmb deve essere ancora oggetto degli interventi previsti dall’Arpa, su di esso pende un altro ricorso al Tar per l’autorizzazione ambientale rilasciata nel 2020, inoltre su una parte della proprietà dell’impianto è in corso un procedimento relativo ad un’interdittiva antimafia”.

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