TIVOLI – Discarica nel cortile delle case popolari, beccati 5 inquilini “zozzoni”

Il sindaco Giuseppe Proietti ordina all’Ater di rimuovere i rifiuti a Borgonovo in 24 ore. La Polizia Locale ha individuato i 5 italiani

Hanno gettato di tutto e di più, accatastando fino a 20 metri cubi di rifiuti. Insomma, una vera e propria discarica a cielo aperto nel cortile del complesso di proprietà dell’Ater Provincia di Roma di via Lago Colonnelle, a Borgonovo, quartiere alla periferia del Comune di Tivoli.

Per questo ieri, giovedì 2 marzo, con l’ordinanza numero 71 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti ha imposto all’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica di bonificare l’area entro e non oltre 24 ore dalla notifica del provvedimento.

Sul caso indaga la Polizia Locale di Tivoli a seguito della segnalazione presentata da “Asa Tivoli Spa”, la società partecipata amministrata dall’ingegner Francesco Girardi che gestisce il servizio di igiene urbana per il Comune di Tivoli.

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Gli agenti diretti dal Comandante Antonio D’Emilio hanno rinvenuto all’interno dei sacchi elementi direttamente riconducibili a 5 italiani, tutti residenti nelle case popolari degli stabili di via dell’Aeronautica e via Lago Colonnelle.

La discarica a cielo aperto è ubicata nel cortile del complesso all’altezza del civico 37 di via Lago Colonnelle e del civico 21 di via dell’Aeronautica: una sorta di “monumento di benvenuto” ai visitatori da parte di chi non differenzia i rifiuti o, peggio, non paga nemmeno la Tari.

Secondo l’ordinanza del sindaco, la mole di rifiuti abbancati rischia di aumentare se non vengono ripristinate rapidamente le preesistenti condizioni di decoro urbano, per cui la rimozione è necessaria a tutela dell’igiene pubblica e delle condizioni sanitarie dell’area circostante, con la massima sollecitudine avendo assunto caratteri di natura emergenziale.

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Il sindaco Giuseppe Proietti, oltre ad ordinare la bonifica immediata, ha imposto all’Ater la tipizzazione dei rifiuti e lo smaltimento per tipologia, da parte di ditte autorizzate con trasporto ad un centro di smaltimento autorizzato dei materiali di risulta.

L’Azienda delle case popolari è inoltre obbligata dal sindaco a tenere i terreni liberi nel tempo sia dai rifiuti, al fine di mantenere le idonee condizioni igienico sanitarie, sia dalla vegetazione ed erbe infestanti, potenzialmente fonte di innesco di incendi.

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