TIVOLI – Beccato a rubare ferro, investe i carabinieri: rom in manette

Individuato il 35enne del campo nomadi di Bagni Vecchi: in trasferta a Sant'Angelo Romano, ha lesionato una mano al militare

 Era stato sorpreso mentre terminava di caricare la refurtiva sul furgone. Ma all’arrivo dei carabinieri, pur di guadagnare la fuga, anziché alzare le mani e consegnarsi, aveva tentato di investire i militari e speronò la gazzella.

Per questo nelle prime ore di stamattina, martedì 4 aprile, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia che dispone la misura cautelare in carcere a carico di M. S., un 35enne cittadino italiano di etnia rom, domiciliato presso il campo nomadi abusivo di via dei Bagni Vecchi, a Tivoli Terme, al confine con Villalba di Guidonia.

L’uomo è gravemente indiziato di tentato omicidio, ricettazione e tentato furto, reati commessi domenica 22 maggio 2022, in via Palombarese nel territorio di Sant’Angelo Romano. (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

il ladro entrò in azione poco dopo le ore 16 a bordo di un furgone cassonato rubato qualche ora prima a Mentana. Nel mirino, un capannone industriale di un’azienda che lavora ferro e alluminio.

Per penetrare all’interno M. S. prima sfondò il cancello d’ingresso utilizzando il furgone come ariete. Dopodiché forzò il portone blindato d’ingresso al capannone lanciando il camion in retromarcia. A quel punto, iniziò a caricare nel cassone i metalli utilizzando il muletto dell’azienda.

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Per uscire dal capannone il 35enne forzò sempre con la medesima tecnica un’altra porta.

Nel frattempo, alle 16,23 scattò l’allarme collegato col Numero Unico Emergenze 112 e in pochi minuti in via Palombarese sopraggiunse una gazzella dell’Arma della stazione di Sant’Angelo Romano: i militari di pattuglia lasciarono l’auto davanti al cancello con l’obiettivo di impedire la fuga, imponendo ripetutamente l’alt al ladro.

Tuttavia il malvivente non si diede per vinto e non esitò a ingranare la marcia e sfondare il cancello per scappare, travolgendo l’auto di servizio ed il Carabiniere che si trovava davanti, ma nell’impatto due pneumatici del furgone esplosero.

La fuga proseguì per le strade di Guidonia Montecelio fino a quando, nonostante il massiccio intervento degli altri militari della Compagnia di Tivoli, M. S. riuscì ad abbandonare il furgone e a dileguarsi nelle campagne della periferia.

Le immediate indagini dei Carabinieri della Sezione Operativa del NOR della Compagnia di Tivoli hanno permesso, in tempi ragionevoli, di stringere il cerchio intorno al responsabile; partendo dall’identikit fornito ai militari intervenuti, i Carabinieri hanno analizzato i dati acquisiti dai sistemi di video-sorveglianza della zona, incrociandoli con quelli provenienti dalle impronte e dal DNA rilevato sulla scena del crimine e, con l’ausilio del RIS di Roma, sono riusciti a risalire all’identità del 35enne, le cui impronte e DNA erano già presenti nella Banca dati delle forze di polizia.

I plurimi elementi di prova acquisiti dagli investigatori nella fase delle indagini preliminari hanno consentito alla Procura della Repubblica di Tivoli chiedere ed ottenere dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale, l’ordinanza di custodia cautelare a carico di M. S. che, stamattina, è stata notificata in carcere dove è detenuto per altri reati.

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