GUIDONIA - Rifiuti in fiamme al campo rom, 120 mila euro per la bonifica

Maxi-spesa per la Asl proprietaria delle aree su cui sorge l’accampamento abusivo più grande della provincia

Per spegnere le fiamme erano state impegnate per mezza giornata sei squadre dei vigili del fuoco di tre diversi distaccamenti.

Il rogo tossico aveva divorato tanta spazzatura, ma sul terreno erano rimaste svariate tonnellate di rifiuti di ogni tipo. Mobili. Suppellettili. Pedane. Una montagna di elettrodomestici tra frigoriferi e lavatrici (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Oggi i contribuenti pagano le conseguenze dell’ennesimo incendio divampato nel campo rom più grande dell’hinterland romano, sorto da quasi un ventennio sui terreni di proprietà della Asl Roma 5, un tempo intestati all’ex Pio Istituto Santo Spirito, ad Albuccione, quartiere di Guidonia Montecelio.

Martedì 4 aprile con la delibera numero 711 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - il Direttore Generale della Asl di Tivoli Giorgio Giulio Santonocito ha disposto la liquidazione di 119 mila 544 euro e 72 centesimi a favore della “D&G Service 2008 Srl”, la ditta di Genazzano incaricata della bonifica dei rifiuti a seguito del rogo tossico divampato all’Albuccione nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 novembre 2022.

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All’indomani dall’incendio, giovedì 17 novembre 2022, era stato il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo con l’ordinanza numero 423 a imporre all’Azienda Sanitaria Locale di Tivoli di rimuovere e smaltire a proprie spese i resti dei rifiuti bruciati e quelli conservati.

L’ordinanza del sindaco era stata firmata a seguito del rapporto di servizio stilato dai Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia che – una volta spente le fiamme – hanno effettuato un sopralluogo sul luogo dell’incendio insieme ai Carabinieri della Compagnia di Tivoli, della Tenenza di Guidonia, agli agenti della Polizia Locale della Città dell’Aria e ai tecnici di Arpa Lazio.

I militari avevano accertato che il rogo tossico era scoppiato in un’area della Asl all’altezza del chilometro 20 della via Tiburtina, fino a qualche giorno fa occupato dai “Camminanti Siciliani”, il popolo nomade da anni stabilitosi a Guidonia e conosciuto per i lavori di svuotacantine.

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Secondo i Forestali, la discarica abusiva lasciata sul terreno della Asl versa in totale stato di degrado, sia a causa del rogo tossico che per l’accumulo di rifiuti di vario genere depositati intorno alle abitazioni e ricoperti da una vegetazione molto folta che si protende verso la Tiburtina.

Vale la pena ricordare che la Asl aveva impugnato l’ordinanza numero 423 emessa il 17 novembre 2022 dal sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo e che il Tar lo scorso 15 febbraio l’ha annullata (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

I giudici hanno riconosciuto fondato il motivo del ricorso, in quanto non sarebbero stati indicati con la necessaria specificità i presupposti in base ai quali il Comune avrebbe ritenuto di porre a carico dell’ASL la rimozione dei rifiuti.

Ci sono elevate probabilità che il Comune rimborsi i 120 mila euro pagati dalla Asl per la bonifica?

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